Appello della FERA per la diversità culturale

Anche Marco Bellocchio, oltre al presidente della FERA Alan Parker, sottoscrive l’appello che accoglie la posizione del commissario europeo per la cultura, Androulla Vassiliou, sui negoziati commerciali UE-USA, e in particolare la garanzia che “la liberalizzazione degli scambi non indebolirà quelle politiche e quelle misure che salvaguardano e promuovono la diversità culturale, soprattutto per quanto riguarda film e programmi televisivi”.

Dal momento che, purtroppo, l’eccezione culturale non sarà applicata nei negoziati, Fera invita il Commissario per il commercio, Karel De Gucht, e il Commissario per il mercato interno, Michel Barnier, a confermare esplicitamente le garanzie offerte dal Commissario Vassilliou.

Data la nota ostilità degli Stati Uniti a programmi di sostegno europei per il cinema, FERA chiede inoltre alla Commissione di confermare ora che la sua posizione negoziale sarà disciplinata dalla Convenzione UNESCO 2005 sulla diversità delle espressioni culturali, formalmente adottata dall’UE, un accordo internazionale giuridicamente vincolante che sostiene il diritto degli Stati membri ad escludere i beni e servizi culturali dagli accordi commerciali internazionali.

“Vorremmo ricordare alla Commissione che non sarebbe legale fare concessioni che pregiudichino i progetti di aiuto alla cultura nel settore audiovisivo, visto che la cultura in UE opera secondo il principio di sussidiarietà. E inoltre chiediamo alla Commissione, una volta avviati i negoziati, di attenersi con fermezza al trattato di Lisbona, che sancisce la diversità culturale nel cuore di tutta la politica culturale europea”.

Fondata nel 1980, la Federazione dei Registi Europei, riunisce 37 associazioni di registi, di 29 paesi diversi.  Si parla di circa 20.000 registi che rappresentano i loro interessi culturali, creativi ed economici, a livello nazionale ed europeo.