Un appello arriva dal mondo del teatro, del cinema, della cultura per la riapertura delle sale. Dalla regista Cristina Comencini agli attori Paola Minaccioni, Marco Giallini e Giorgio Panariello. “Io penso che sia una follia. Penso che malgrado tutto ci sia, per i teatri che per i cinema, la possibilità di regolare molto bene il contingentamento delle presenze. Il pubblico può essere dimezzato, si tiene la mascherina, durante il film non si parla”, dice all’Adnkronos la regista Cristina Comencini.
“La cultura da noi è all’ultimo posto. Vittorio Mezzogiorno diceva che dobbiamo più a Fellini e a Mastroianni che a tutte le agenzie di viaggio se la nostra economia turistica si è così ingrandita”, concorda l’attore Marco Giallini. Al quale fa eco Giorgio Panariello: “Restiamo chiusi, mentre in alcuni posti intanto si fanno feste, come in certi alberghi. È più pericoloso andare a bere un aperitivo che andare a vedere uno spettacolo teatrale. Per noi del teatro e della tv è stato uno shock lavorare senza il pubblico. E’ triste fare una battuta e non sentire nessuno che ride”. Dello stesso avviso è l’attrice Paola Minaccioni. “Bisogna riaprire le sale, riattivare il teatro nel modo ora possibile ed impegnarsi al massimo per trovare le modalità per farlo. Un anno è davvero troppo e la situazione è gravissima”, dice l’attrice.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio