Antonio D’Aquino è uno dei giovani protagonisti della serie italiana di maggior successo degli ultimi anni della Rai, Mare fuori. Nato e cresciuto a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, vedremo il 24enne anche nella quarta stagione (i cui primi due episodi saranno presentati in anteprima il 28 ottobre ad Alice nella Città, in collaborazione con la Festa del cinema di Roma) interpretare Milos. L’attore, che abbiamo incontrato recentemente al Season-International Series Festival, ci ha rivelato che sarà anche nella quinta stagione di Mare fuori, mentre si prepara a iniziare le prove del musical, tratto dalla serie, con la regia di Alessandro Siani. Nonostante il successo, il giovane è rimasto con i piedi per terra, continuano a studiare e prepararsi nel suo mestiere, e sperando un giorno di poter recitare anche fuori dall’Italia.
Antonio, cosa provi a far parte di un progetto di così grande successo?
Il successo è stato qualcosa di inaspettato. L’importanza di una serie come questa l’avevo già capita in fase di lettura della sceneggiatura. Certo nessuno pensava che potesse avere un boom come questo. È stato bellissimo all’inizio, un’esplosione di gioia ed emozioni a cui non mi abituo ancora oggi. Io facevo tutt’altro nella mia vita. Oggi scendo per strada e mi chiedono foto e autografi.
Cosa facevi?
Lavoravo nei cantieri navali con mio padre, sono stato un anno all’estero alle Bahamas. Ho visto, però, che lui non voleva che facessi la sua stessa vita. Mio padre vive da 40 anni lontano da casa e mi ha detto: fai quello che ti rende felice. Così sono rientrato in Italia e mi sono iscritto a una scuola di recitazione. Poi è arrivato il provino di Mare fuori. E la mia vita è cambiata.
Perché Mare fuori piace così tanto al pubblico?
Perché parla di temi reali, quotidiani e importanti, come l’amore e l’amicizia. Ma si parla anche di violenza, droga, camorra, tematiche su cui riflettere. Milos è un ragazzo gay che cerca di vivere la sua omosessualità, rompendo la maschera sociale dell’omertà. La sessualità dovrebbe essere vissuta come qualcosa di naturale. Mi è capitato di ricevere tanti messaggi di ringraziamento di ragazzi che sono riusciti ad esternare le proprie emozioni grazie al mio personaggio. Un ragazzo di Napoli mi ha scritto raccontandomi la sua vita. Si rivedeva in Milos. Era fidanzato con un ragazzo e per colpa della sua famiglia si è dovuto allontanamento dalla sua città. Mare fuori è importante perché racconta qualcosa di vero, che porta a riflettere non solo i giovani, ma anche gli adulti. Questa è la bellezza di fare l’attore. E io ho scelto questo mestiere per raccontare storie, per emozionarmi io stesso quando le vedo. Noi rendiamo vive le storie che raccontiamo.
Sarai Milos anche nel musical.
Non vedo l’ora di iniziare le prove. Sono cresciuto con gli spettacoli e i film di Siani. Sarà un’emozione unica poter lavorare con lui. Per me è la prima esperienza su un palcoscenico, dove oltre a recitare, ballerò e canterò, mettendomi alla prova. Saremo in tournée da dicembre a marzo.
Hai timore che le persone un giorno ti possano riconoscere e ricordare solo per questo ruolo?
È una cosa da mettere in conto, che fa parte del successo della serie stessa. Io sono affezionato al mio personaggio e il pubblico lo è ancora di più. Però, vista la mia giovane età, spero di avere la possibilità di esprimermi ancora in modi diversi. C’è tanta strada da fare e quando finirà la serie, spero di affrontare altri nuovi personaggi sfidanti. Intanto sarò Milos anche nella quinta stagione di Mare fuori. Poi si vedrà.
Il cinema ti interessa?
Io amo il cinema da quando ero bambino. Uscivo dalla sala ripetendo le battute dei personaggi che mi avevano affasciato. mi piacerebbe fare un film drammatico, d’azione o d’avventura, anche interpretare un personaggio folle, come Joker. Vorrei un giorno riuscire ad affrontare una sfida internazionale. Per questo inizierò a studiare anche le lingue.
Cosa serve per riuscire a sfondare in questo mondo?
Sicuramente la determinazione. Non è un mondo semplice, sento le difficoltà e la pressione ogni giorno. Bisogna avere la costanza di non mollare mai, continuare a studiare, non fermarsi. Avere successo è bello, ma può svanire da un momento all’altro. E allora dovrò rimboccarmi le maniche e andare avanti.
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