Tra gli appuntamenti di quest’anno a Venezia c’è una mostra nella Mostra (1 – 11 settembre) attraverso la quale potremo rivedere i protagonisti più iconici che hanno frequentato il Lido nelle edizioni dirette da Carlo Lizzani nel 1981 e 1982. Robert Altman e Harrison Ford, Angela Molina e Jeanne Mureau, Margarethe von Trotta, Hugo Pratt e Coline Serreau sono tra i tanti volti che vedremo nei Ritratti di Cinema ‐ Antonietta De Lillo fotografa la Mostra.
Fotografie che si mostrano per la prima volta presso la Sala Laguna, nuova sede veneziana delle Giornate degli Autori, e al Palazzo del Cinema (grazie alla Biennale) tornando simbolicamente dove furono scattate quarant’anni fa. Si tratta dei primi passi di una regista che – più volte selezionata a Venezia negli anni a venire con i suoi film – da ragazza aveva iniziato come fotoreporter proprio al Lido negli anni di una Mostra del Cinema in pieno fermento che si rinnovava e ritrovava il suo prestigio internazionale dopo le contestazioni degli anni ’70.
“La fotografia è stata per me l’inizio di tutto”, racconta Antonietta De Lillo, “È stata l’incontro che mi ha fatto uscire da quella crisi esistenziale che appartiene all’adolescenza, in cui non riesci a capire cosa vuoi fare da grande, chi sarai e cosa ne sarà di te. È stato l’inizio di un lungo viaggio e l’anticamera fondamentale per l’incontro della mia vita con il cinema.”
Ritratti di Cinema ‐ Antonietta De Lillo fotografa la Mostra è la testimonianza di “anni formidabili”, come li definisce il Delegato generale delle Giornate degli Autori Giorgio Gosetti “in cui i festival erano vere e propri agorà culturali, dove anche a una giovane fotoreporter di vent’anni era possibile incontrare e fotografare i protagonisti di uno dei più̀ importanti eventi culturali e cinematografici al mondo”.
Gli scatti dell’autrice, in parte a colori e in parte in bianco e nero, sono in bilico tra l’immediatezza di un’istantanea e il ritratto posato. Nell’obiettivo di Antonietta De Lillo si incontrano registi, attori, scrittori e intellettuali, dal direttore Carlo Lizzani ai presidenti di giuria Italo Calvino e Marcel Carnè, dai Leoni alla carriera Akira Kurosawa, George Cukor, Alexander Kluge e Michael Powell ai Leoni d’oro al nuovo cinema tedesco di Margarethe Von Trotta e Wim Wenders, a un giovanissimo Nanni Moretti, Leone d’argento con il suo Sogni d’oro, a Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Luigi Comencini, Mario Monicelli e tanti altri.
Ad accompagnare la mostra anche un volume fotografico pubblicato dalla casa editrice napoletana Dante & Descartes di Raimondo Di Maio con il Centro Sperimentale di Cinematografia, che raccoglierà gli interventi di Adriano Aprà, Adriano Donaggio, Roberto Escobar, Giorgio Gosetti, Enrico Magrelli, Marcello Mencarini, Paolo Mereghetti, Giovanni Spagnoletti, Enzo Ungari, Cecilia Valmarana e Wanda Zanirato, con prefazione di Andrea Purgatori, Marta Donzelli, Titta Fiore, Roberto Cicutto e una conversazione con l’autrice delle fotografie Antonietta De Lillo a cura di Laura Delli Colli.
La 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si è conclusa sabato 11 settembre al Lido, prosegue online con alcune delle sue sezioni più innovative (Venice VR Expanded, Orizzonti Cortometraggi), molto apprezzate anche quest’anno dal pubblico e dalla critica
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