Antonello Colonna


A. ColonnaSi è definito “Un anarchico ai fornelli”, nell’omonimo libro che ha da poco pubblicato, lo chef Antonello Colonna, la cui fantasiosa cucina è amata dai palati più raffinati del mondo: dalla regina d’Inghilterra a Carlo Azeglio Ciampi, fino a Silvio Berlusconi e a George W Bush. A Colonna è stata pure affidata l’organizzazione del matrimonio di David Bowie, le feste di Sting e di Bill Gates, oltre ai cerimoniali durante le visite in Italia di Woody Allen e alle cene per Kate Jarret e Diane Ross. Tra i prossimi progetti dello chef, che figura tra i 20 migliori ristoranti selezionati dalla Guida de L’espresso, quello di trasferire il suo famoso ristorante di Labico (Roma) nella vicina campagna di Colle Vignani, arricchendolo con un resort di 22 suite, mille metri quadrati di centro benessere, un teatro e tante altre attività culturali.

Antonello Colonna, quale film consiglia assolutamente di non perdere?
Tu la conosci Claudia? di Massimo Venier, con Aldo, Giovanni e Giacomo.

Perché?
Trovo bravissimi i tre comici, hanno formato un trio davvero completo, capace di rinnovare la commedia italiana con ironia e intelligenza, grazie alle loro gags che rappresentano il nord e il sud dell’Italia.

Che genere di film preferisce?
I thriller e quelli che trattano temi storico sociali.

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Romanzo criminale di Michele Placido.

Due buoni motivi per vederlo?
Per l’argomento che affronta e che torna ad approfondire l’Italia del recente passato, con i suoi aspetti politici inquietanti, nei quali sono riusciti ad intromettersi quattro ragazzi della Banda della Magliana. E poi è una storia che interessa anche i ventenni, come mio figlio, che all’epoca non erano nemmeno nati e hanno così una curiosità in più per capire e rivedere sui libri certi retroscena italiani.

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Quelli dalla comicità noiosa, come le pellicole interpretate dalla coppia Boldi-DeSica.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Kim Rossi Stuart.

Qual è l’attrice italiana che più le piace?
Laura Morante.

 

E l’attore italiano che rimpiange di più?
Massimo Troisi, perché riesce sempre a commuovermi, pur nella sua accesa comicità, spesso venata di malinconia.

Quale film rivede sempre volentieri?
Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. E poi, ovviamente, tutti quei film legati alla cucina, m’incuriosisce vedere come uno sceneggiatore tratta questi temi. In particolare, adoro rivedere La cena di Ettore Scola, dove però fecero fare un errore a Giancarlo Giannini che, nel film, chiese del Barolo di un’annata inesistente. E rivedo con piacere anche Hannibal the Cannibal, perché fui io, in quel caso, a elaborare il menu per Ridley Scott, con un’autentica apoteosi di abbinamenti: un esempio per tutti, è quando Hopkins mangia il fegato (in quel caso di Giannini) sfumato in padella con la cipolla e accompagnato, come fosse un foie gras, con dell’ottimo Sauternes.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Michele Placido.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Come l’acqua per il cioccolato del messicano Alfonso Arau.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
Le commedie volgari, quelle realizzate dai Vanzina, con tutto il rispetto per la loro lunga carriera cinematografica: ma anche se mi sequestrassero e mi chiudessero in una sala a vedere uno dei loro film, sicuramente mi addormenterei.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
Goog night, and good luck di George Clooney.

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
Mi piacciono i film d’azione e avrei voluto recitare la parte del “Freddo”, uno dei boss della Banda della Magliana, interpretato da Kim Rossi Stuart in Romanzo criminale.

autore
07 Ottobre 2005

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