Anni ’70, Sergio Leone, Flaiano, Battiato, il grande calcio premiati ai Nastri d’Argento Doc 2023

Interviste a Marco Turco, Francesco Zippel, Marco Spagnoli, Fabrizio Corallo, Marco Ponti, Roberto Mancini, Riccardo Milani, Gianfranco Pannone, Laura delli Colli


Ancora una volta, e non è certo una sorpresa, tutt’altro che banale la produzione documentaristica italiana. Lo testimoniano i Nastri d’Argento, che hanno cristallizzato e premiato quella edita nel 2022. Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani ha attribuito il “Nastro dell’anno” a “Sergio Leone-L’italiano che inventò l’America” di Francesco Zippel, Nastri d’Argento a “La generazione perduta” di Marco Turco per ‘Cinema del Reale’, per ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ ex aequo tra “Ennio Flaiano, straniero in Patria” di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi e “Franco Battiato-La Voce del Padrone” di Marco Spagnoli. Gli anni ’70 nei loro molteplici aspetti attraversano tanti titoli di questa edizione, “La generazione perduta” con la storia di Carlo Rivolta, sorprendente il numero di titoli sul calcio come mai era avvenuto, ben quattro. O meglio, il grande calcio, perché sono raccontate icone assolute anche per i non appassionati di sport: Gianluca Vialli, Roberto Mancini, Gigi Riva, Paolo Rossi. “La bella stagione” di Marco Ponti è il documentario vincitore: la Sampdoria Campione d’Italia soprattutto come storia dell’amicizia fraterna tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini; premio speciale a “Nel nostro cielo un rombo di tuono” di Riccardo Milani su Gigi Riva. Per la prima volta ai Nastri presente un CT della Nazionale italiana, Roberto Mancini. La street artist Laika è la “Protagonista dell’anno” nel documentario di Antonio Valerio Spera “Life is (not) a game“, presente senza ovviamente derogare al suo mood, mascherata e in rigoroso, assoluto silenzio.

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28 Febbraio 2023

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