Anna Galiena: “Figari, un festival di giovani talenti”

"Sono contenta per il premio ricevuto, ma soprattutto contenta di avervi scoperti. Continuate così, il talento è contagioso", dichiara l'attrice al Figari FF dove ha ritirato il premio alla carriera


GOLFO ARANCI – Va ad Anna Galiena il premio alla carriera consegnato a Porto Rotondo durante la serata inaugurale del Figari Film Fest, la rassegna di cinema breve creata da Matteo Pianezzi e giunta alla settima edizione. Subito dopo la cerimonia di premiazione la proiezione del film Un’estate in Provenza di Rose Bosch, uscito in Italia nell’aprile 2016 con Nomad Distribution, e in cui la Galiena recita insieme a Jean Reno nei panni di due nonni ex hippie alle prese con tre nipoti adolescenti catapultati nelle loro vite. L’attrice, che nel 2005 ha legato la sua carriera alla Gallura con l’interpretazione del film Maria di Piero Livi, ammette di aver accettato l’invito al festival “anche per i ricordi legati a quell’esperienza e al fascino di una terra come la Sardegna”, per poi scoprire una manifestazione fatta di entusiasmo giovane e talenti: “Sono contenta per il premio ricevuto, ma soprattutto contenta di avervi scoperti. Continuate così, il talento è contagioso”. Della sua lunga esperienza sul set con diversi registi e interpreti rivela: “Un regista mi colpisce quando capisco che ha un suo universo da raccontare, un viaggio e un mondo in cui è capace di condurmi. È qualcosa che si avverte immediatamente, anche senza leggere il copione, come mi è successo con Alessandro D’Alatri per Senza pelle: ho capito subito che volevo partecipare. A un collega chiedo, invece, collaborazione e disponibilità a mettersi in gioco in ogni momento per non smettere di lavorare sul film e sui personaggi anche a riprese iniziate. Ma soprattutto che sia corretto con me, i furbetti non li considero neanche colleghi. I colleghi migliori che ho avuto sono grandissimi attori, e proprio per questo sono sempre stati umili e pronti a lavorare di continuo sul personaggio. Da loro ho imparato la grande dedizione che richiede il mestiere d’attore”.

Il festival, che si tiene in Sardegna nel Golfo Aranci dal 15 al 30 giugno, vuole essere un appuntamento di confronto diretto e informale tra i diversi operatori della filiera cinematografica, con un occhio particolare ai nuovi autori di cui vuole mettere in risalto le potenzialità. “Stiamo cercando di puntare sui giovani e creare situazioni che gli consentano di avere un contatto diretto con realtà più importanti, sia nazionali che internazionali – sottolinea il direttore artistico Matteo Pianezzi. Del resto sono in tempi recenti partiti con il cortometraggio anche registi come Sydney Sibilia o Gabriele Mainetti, che ora riempiono le sale. Vogliamo che questo festival sia un ponte per aiutare a produrre e lavorare su nuove opere e su nuove connessioni. Quest’anno abbiamo lavorato molto sul rapporto con la Francia, dove al momento ci sono i più grandi festival settoriali di cinema, da Annecy, a Cannes a Clermont Ferrand, di cui presentiamo il programma in un incontro con i programmatori del festival”. 

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20 Giugno 2017

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