ANICA: DOCUMENTO SULLA CRISI


Gianni Massaro E’ un documento di politica programmatica per il rilancio dell’industria cinematografica e audiovisiva italiana quello diffuso dal presidente dell’Anica Gianni Massaro e approvato all’unanimità da tutte le Unioni aderenti all’Anica nel corso dell’ultima assemblea dello scorso 23 luglio. Si tratta di una serie di proposte finalizzate “a contrastare la grave crisi che colpisce il nostro mercato cinematografico ed audiovisivo”, a fronte di inadeguati interventi governativi e di un clima di tensione finanziaria e commerciale.
E’ urgente, secondo il documento, una nuova normativa generale di settore che a tempi brevi regoli e promuova il mercato, ponendo al centro di esso l’impresa. Perciò l’Anica valuta positivamente i decreti delegati di prossima emanazione, frutto di un confronto tra l’associazione e il ministero dei Beni e delle Attività culturali, e che dovranno non soltanto riordinare commissioni e criteri, ma incidere sul mercato e sulla centralità delle imprese italiane.
Nel frattempo l’Anica indica alcune linee generali d’intervento che il governo dovrebbe seguire, per rilanciare il settore e reperire nuove risorse.

Canone Rai
L’Anica chiede un intervento del governo e del Parlamento verso il sistema televisivo per l’aumento del canone Rai, l’aumento del numero e della durata delle interruzioni pubblicitarie durante l’emissione televisiva dei film e la defiscalizzazione degli investimenti pubblicitari. L’Anica ritiene altresì che vadano rimossi tutti gli ostacoli ad una libera utilizzazione delle risorse pubblicitarie nelle opere cinematografiche. La stessa questione si pone per i prodotti di fiction televisiva.

Imprese indipendenti
L’Anica, nel momento in cui fa proprie l’esigenze delle concessionarie televisive di vedere adeguate le risorse del canone e del mercato pubblicitario, sottolinea che le suddette concessionarie debbono impegnarsi a favorire la crescita delle imprese indipendenti non sostituendosi ad esse. Infatti al centro del patrimonio cinematografico sta l’impresa audiovisiva indipendente. Lo Stato italiano, che riconosce e tutela l’impresa e la sua funzione sociale in tutti i comparti, non ha mai adottato questa concezione nel campo dell’audiovisivo, privilegiando la difesa dell’opera anche al di là della sua meritorietà.

Export
Incentivi all’esportazione del prodotto audiovisivo italiano, conquistando nuovi mercati esteri, recuperando mercati come quelli dei Paesi dell’America Latina e del Medio Oriente e aprendo a quelli della Russia, dei Paesi dell’Est e degli altri emergenti.

Innovazione
Sostegno alle industrie tecniche per l’innovazione tecnologica e la formazione professionale all’interno delle industrie tecniche stesse.

Pirateria
Interventi del governo contro tutte le forme di pirateria attraverso nuove sanzioni pecuniarie e detentive.

Corti
Destinare ai cortometraggi italiani finanziamenti adeguati e premi di qualità che ne sostengano la produzione e la distribuzione e ne favoriscano l’inserimento nel mercato nazionale ed internazionale, in particolare nelle sale cinematografiche e nei palinsesti televisivi.

autore
01 Agosto 2002

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