Angela Norelli vince il Premio Solinas 2023

È Angela Norelli, romana, classe 1996, l'autrice di Roma, notte dei morti la vincitrice del Premio Franco Solinas per il Miglior Soggetto


LA MADDALENA – È Angela Norelli, romana, classe 1996, l’autrice di Roma, notte dei morti (titolo originale Roma, 31 ottobre rosa shocking) la vincitrice del Premio Franco Solinas per il Miglior Soggetto. Il riconoscimento le è stato assegnato per la “storia di un’alleanza femminile fuori da ogni moralismo, rivendicando il valore dell’empatia in un mondo che sembra sempre più sprofondare nell’indifferenza. Con grottesca ironia, due giovani donne si ribellano alla violenza delle loro vite, contro orchi lupi e morti viventi”. Angela cita tra le sue fonti d’ispirazione Virginia Woolf, che affermava la necessità, per la narrativa, di avere almeno due personaggi femminili che parlano tra loro e non parlano di un uomo. Vedi la nostra intervista realizzata a Venezia, dove Angela Norelli era alla Settimana della critica (Sic@Sic) con il cortometraggio We Should All Be Futurists.

La giuria, che ha valutato 400 soggetti in varie fasi successive, era composta da Carla Altieri, Daniele Basilio, Gabriella Buontempo, Luca Cabriolu, Teresa Cavina, Francesca Cima, Antonietta De Lillo, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Valentina Gaddi, Annamaria Granatello, Laura Grimaldi, Antonella Lattanzi, Francesca Longardi, Ilaria Macchia, Salvatore Mereu, Davide Orsini, Fabio Paladini, Camilla Paternò, Cristiana Paternò, Giannandrea Pecorelli, Vanessa Picciarelli, Laura Pugno, Domenico Rafele, Paola Randi, Pilar Perrotta Saavedra, Fabrizia Sacchi, Roberto Scarpetti, Massimo Torre, Ines Vasiljevic, Lorenzo Vignolo, Monica Zapelli.

Il vincitore del premio al miglior soggetto e i sette finalisti, concorrono al premio Franco Solinas Migliore sceneggiatura di 8.000€ e alla borsa di sviluppo Claudia Sbarigia.

I SETTE FINALISTI

I sette progetti finalisti sono, oltre a Roma notte dei mortiAmiche care, tit. or. Cattiva luce di Dario Bonamin; Bresso forever, tit. or. Aspetta la notte di Ruggero Melis e Alessandro Redaelli; Cardini, tit. or. Cucciolè di Valentina Morricone, Margherita Arioli e Francesco Castellaneta; Goodbye, Jugoslavia, tit. or. Tiri liberi di Ivan Pavlović; Il figlio perbene, tit. or. Luna-3 di Luca Maria Piccolo; Narcos-lessia, tit. or. Narcoslettica di Ylenia Rubbini e Roberta Corea; Sbarre, tit. or. Mjolnir di Francesco Toto e Mattia Napoli.

EXPERIMENTA SERIE 

Nathan K. (titolo originale Nomber One) di Michael Campisano, Valeria Vandja, Jonas Moruzzi e Rebecca Ricci ha vinto invece il Premio Solinas Experimenta Serie 2023 “per la capacità di coniugare con grazia ed intelligenza la commedia e il tema dell’integrazione, creando un racconto universale, divertente e profondo sul riscatto, l’ambizione, l’amore e la diversità”.

Finalista del Premio Experimenta è Amadon (titolo originale Drivers) di Emanuele Mochi, Nikola Brunelli, Andrea Salerno.

DOCUMENTARIO PER IL CINEMA

Puentes (titolo originale El salto de la cuera) di Diego Scano ha vinto il Premio Solinas Documentario per il Cinema 2023, con la seguente motivazione: “Per lo sguardo ‘dall’interno’ e i ritratti corali, implacabili e densi di umanità con cui racconta una vicenda ignorata e delicata che coinvolge ogni giorno migliaia di vite che si spostano dal Venezuela alla città colombiana di Cùcuta, attraversando il Puentes Simón Bolívar alla ricerca di un lavoro che consenta a loro e alle loro famiglie la sopravvivenza. Un cinema che, ripercorrendo la strada tracciata da Rosi e Minervini, si pone l’obiettivo di affrontare un racconto del reale armonizzando l’osservazione cruda della realtà con la creatività artistica, nel tentativo di mettere in luce le vicende di un popolo che sta perdendo sempre più la propria voce”.

La giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale a Post Mortem di Lorenzo Garofalo ed Eleonora Ghezzi. Mentre una borsa di sviluppo intitolata a Valentina Pedicini è stata assegnata a Siamo l’ultima generazione (titolo originale Fragilità ribelle) di Martina Scalini e Lorenzo Bertolosi con la seguente motivazione: “Raccontare il conflitto non è mai semplice. Scegliere di raccontare una pratica conflittuale invisa ai più, cogliendone gli aspetti intimi e politici insieme, è una sfida che interroga le ampie possibilità del film documentario. Grazie a delle intenzioni di regia solide, uno sguardo privilegiato che è allo stesso tempo sostegno e critica alla modalità di lotta scelta, la forte impronta generazionale che prende e dà parola alla propria rabbia, la borsa di sviluppo Valentina Pedicini va a Siamo l’ultima generazione racconto avvincente e caldo che ci permette finalmente di andare oltre i titoli strillati e indignati dei media e conoscere le reali motivazioni e rinunce dietro a coloro che lottano per il nostro pianeta e per il nostro futuro”.

PREMIO IDS ACADEMY

Premio IDS Academy a: Lunàdiga, tit. or. Terra arsa di Francesca Trovato ed Elisa Chiari con la seguente motivazione: “per la capacità di ricostruire in maniera chiara e visivamente innovativa, le dinamiche e lo scontro tra due dimensioni esistenziali lontane e opposte. Si premia il desiderio delle autrici di mettere in evidenza il conflitto sui temi centrali dell’identità e della scelta”.

La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due Menzioni speciali a: Chiadma, tit. or. Dar L Walid – La casa del padre di Federico Francioni e Gaël De Fournas con la seguente motivazione: “Una storia di resistenza attraverso il racconto di mondi apparentemente inconciliabili in cui affiorano i temi del postcolonialismo, della memoria e della gentifricazione con una narrazione di vuoti apparenti e una forma luminosa e aggraziata” e La linea d’ombra, tit. or. Il tempio della memoria di Alberto Gemmi con la seguente motivazione: “Per essere riuscito a riportare in vita un luogo di morte attraverso una pluralità di gesti, restituendo, con cura formale, una possibile architettura della memoria”.

di Cristiana Paternò

Cristiana Paternò
23 Settembre 2023

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