A Locarno 70 ci sarà anche il documentario di Andrea Segre Ibi, biopic di una fotografa, regista e immigrata clandestina. Il film narra la drammatica vicenda di questa donna e madre africana che ha deciso di cambiare vita, di lasciare i tre figli che vivono nel Benin e di trasferirsi in Italia in cerca di un‘esistenza migliore. Ibi si troverà così a trascorrere contro la sua volontà ben 15 anni nel nostro paese, lontana dai suoi cari. Questa è la storia che lei ha raccontato fino all’ultimo giorno della sua vita.
Ad annunciare la partecipazione di Andrea Segre è stato il presidente Marco Solari nel corso del tradizionale incontro prefestival all’Ambasciata Svizzera a Roma.
Al momento gli altri titoli italiani del Locarno Film Festival sono: Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini, Easy esordio di Andrea Magnani, Due soldati di Marco Tullio Giordana e il cortometraggio Granma di Daniele Gaglianone e Alfie Nze.
Il regista cinese si porta a casa il prestigioso riconoscimento con il suo Mrs. Fang, documentario sulla morte di un’anziana malata di Alzheimer. Miglior attrice Isabelle Huppert. Premio speciale della giuria a As Boas Maneiras di Juliana Rojas e Marco Dutra, mentre il Pardo per la miglior regia è stato vinto da F.J. Ossang per 9 Doigts
È il primo lungometraggio di finzione di Germano Maccioni, Gli asteroidi, l'unico italiano in concorso a Locarno, prodotto da Articolture, Ocean Productions e RAI Cinema, sarà distribuito in sala dall’Istituto Luce Cinecittà
Nella sezione competitiva Cineasti del Presente c’è anche il film di Riccardo Palladino Il monte delle formiche. Un documentario filosofico sul senso della vita, raccontato attraverso il volo che ogni anno sciami di insetti compiono per accoppiarsi e poi morire
Anche quest'anno la retrospettiva del Festival di Locarno ha procurato ai cinefili scoperte ed emozioni. Roberto Turigliatto e Rinaldo Censi, i due curatori, hanno proposto uno dei nomi più amati dai cinefili, Jacques Tourneur, mobilitando attorno a lui i nomi più esclusivi della critica internazionale, da Jean Douchet a Pierre Rissient, da Charles Tesson a Chris Fujiwara