Andrea Occhipinti: i burocrati dell’UE rovinano il mercato

Lo dice, all'Adnkrons l'attore e produttore cinematografico, fondatore della società indipendente di produzione e distribuzione Lucky Red


“Imporre un mercato unico digitale europeo e contemporaneamete ritenere ‘ancillari’ (ausiliari, subordinati, di servizio, ndr) i diritti per il web vuol dire minare il mercato europeo dei contenuti audiovisivi e farlo esplodere a favore dei grandi gruppi americani, internazionali”. Lo dice, all’Adnkrons, Andrea Occhipinti, attore e produttore cinematografico, fondatore della società indipendente di produzione e distribuzione Lucky Red, presidente della Sezione Distributori dell’Anica, riferendosi ad una protesta contro la norma Ue in arrivo, che va avanti da mesi e coinvolge oltre 400 protagonisti della filiera soprattutto in Italia, Francia e Spagna, una protesta che prossimamente approderà anche al Festival di Cannes.

 “La distribuzione delle opere è basata sulla territorialità: una coproduzione fra due Paesi va in esclusiva nei due Paesi e poi viene venduta alle emittenti, ai circuiti degli altri. Secondo i burocrati europei, invece, se una tv compra i diritti per trasmettere un film e per trasmetterlo free anche sul proprio sito, quel contenuto deve essere visibile anche in tutto il resto d’Europa, sempre free. Se poi si vuole vendere lo stesso contenuto a un altro Paese dove è già stato, o magari è ancora, visibile gratis sul web, necessariamente si sarà pagati di meno”, spiega Occhipinti. “L’effetto è che si minano le basi stesse dell’industria audiovisiva europea, la possibilità di reperire le risorse sul mercato europeo per realizzare produzione europee, a tutto favore di grandi gruppi multinazionali, statunitensi in particolare e non è un caso – conclude Occhipinti – se a opporsi a questa normativa sono le nazioni europee

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02 Maggio 2017

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