Reduce dal lungo tour per il musical Lady Day, raffinato omaggio alla straordinaria Billie Holiday, Amii Stewart, regina della disco music negli anni ’70, poi superba interprete con Morricone e Piovani, è tornata in questi giorni in Italia da Washington D.C., dove vive abitualmente. Se nel suo musical i cambi di personaggi erano a vista, con quindici brani degli anni ’30 e ’40, quattro composti in stile e su liriche della stessa Stewart, la cantante lancia ora in Italia la canzone “Felix”, nel film d’animazione Felix il coniglietto giramondo: progetto che cura non solo
come artista di fama internazionale, ma soprattutto come ambasciatrice dell’Unicef. Parte dei proventi della pellicola, diretta da Giuseppe Maurizio Laganà, con le voci di Alessio Boni e Maria Grazia Cucinotta, serviranno infatti a sostenere la raccolta fondi dell’Unicef a favore della campagna mondiale “Uniti per i bambini, Uniti contro l’Aids”. A fine febbraio, Amii Stewart sarà ancora a Roma per un concerto con musiche di Ennio Morricone, presso l’Auditorium Parco della Musica.
Amii Stewart, quale film consiglia assolutamente di non perdere?
Broken flowers di Jim Jarmusch.
Perché?
C’è una strepitosa interpretazione di Bill Murray e trovo intrigante il racconto di questo play boy di mezza età, sperduto tra i suoi amori del passato, con ironia e nostalgia.
Che genere di film preferisce?
Quelli che non annoiano e che propongono qualcosa di nuovo: storie e culture particolari, realtà che non si conoscono e che possono arrichire il patrimonio cognitivo delle persone.
Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Romanzo criminale di Michele Placido.
Due buoni motivi per vederlo?
Trovo interessante la storia di questi criminali, le vicende della famigerata banda della Magliana e dei suoi capi (il Libanese, il Freddo, il Dandy) che si sviluppano nell’arco di venticinque anni, intrecciandosi in modo indissolubile con la storia oscura dell’Italia delle stragi, del terrorismo e della strategia della tensione prima, dei ruggenti anni ’80 e di Mani Pulite poi. La regia è ben fatta e ho adorato l’interpretazione di Kim Rossi Stuart.
Preferisce il blockbuster americano o il film italiano
d’autore?
Mi piacciono entrambi, se sono realizzati con ingegno, professionalità e spessore artistico.
Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
I film stupidi, che non insegnano nulla e che caso mai lasciano anche qualche emozione o qualche ricordo da cancellare, tanto sono repellenti o violenti.
Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Kim Rossi Stuart.
Qual è l’attrice italiana che più le piace?
Giovanna Mezzogiorno.
E l’attore italiano che rimpiange di più?
Marcello Mastroianni che è riuscito ad offrire un’immagine poetica e artistica della cinematografia italiana a livello mondiale. Era bravissimo e bellissimo.
Quale film rivede sempre volentieri?
Ce ne sono due in particolare: la trilogia de Il Padrino di Francis Ford Coppola, e C’era una volta in America di Sergio Leone.
A quale artista darebbe il Leone alla carriera?
A Ennio Morricone, che con la sua musica ha cavalcato l’onda dei film più belli degli ultimi decenni.
Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Il danno di Louise Malle: non si tratta di un rapporto d’amore tradizionale, anzi, di un triangolo piuttosto complesso e morboso. Ma le storie d’amore classiche mi annoiano.
Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
Il genere poliziesco-fantasy alla Robocop.
Quale sarà il prossimo film che vedrà?
Memorie di una Geisha di Rob Marshall.
Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
Sarei voluta essere Italia, al posto di Penelope Cruz, nel film Non ti muovere di Sergio Castellitto.
Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid
Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.
Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.
Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti