CANNES – Evacuato il Palais. Impossibile accedere alla Sala Debussy, dove era prevista alle 19,30 la proiezione del film del concorso Le redoutable di Michel Hazanavicius. L’allarme sicurezza è scattato grazie a un detector dog entrato per un controllo. Subito dopo al primo piano è stato fatto scendere nel sotterraneo dove si trova il Marché, poi fatto evacuare in gran fretta. Gli agenti, hanno spiegato che c’era un’emergenza senza specificare altro. Sono state fatte uscire tutte le persone, centinaia, che si trovavano nelle sale di proiezione, nella sala stampa, e in qualsiasi altro luogo con l’ordine di sgombero dato da poliziotti armati in assetto antiterrorismo. L’evacuazione è avvenuta senza panico e sulla Croisette continua il caos di sempre, curiosi e famigliole in vacanza.
Alle ore 20 circa si apprende che l’allarme, ora rientrato, era scattato per la presenza di uno zaino abbandonato.
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina
"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"