30 eventi in 3 giorni, 10 anteprime nazionali, 3200 cortometraggi in concorso e tanti ospiti italiani e internazionali tra nominati e premiati agli Oscar e ai Bafta, ai Nastri d’argento, ai David di Donatello e ai Globi d’oro. Sono i numeri delle maestranze che si sono alternate sul “blu carpet” di Heroes International Film Festival, kermesse dedicata al film e alla serialità “di genere” horror, sci-fi, fantasy, thriller e cross-over.
Highlights del festival sono stati la premiazione alla Carriera del maestro Lamberto Bava, celebrato insieme ai 30 anni del suo Fantaghirò, e quella di Gabriele Mainetti per il Miglior film “di genere” del 2021 con Freaks Out, opera protagonista anche con lo storyboard artist Marco Valerio Gallo, lo scenografo Massimiliano Sturiale e il direttore creativo Federico Mauro.
Grande parterre internazionale con gli artisti provenienti da altri Paesi: il “mito” della stop motion inglese Barry Purves (al lavoro con Tim Burton e Peter Jackson) che ha presentato in anteprima europea il suo nuovo, perturbante film No Ordinary Joe, il tedesco Sebastian Badea, con i “dietro le quinte” del suo lavoro nei principali film Marvel e lo spagnolo Diego Gilbert Llorens, concept artist di Warhammer e Castlevania.
Il momento più divertente per il pubblico è stata la performance di stage combat a cura dello Stunt Coordinator Simone Belli mentre due sono stati i messaggi forti lanciati dall’edizione 2021 del festival: il riscatto della nuova generazione di attrici (con Camilla Filippi, Beatrice Grannò e Lidia Vitale) e sceneggiatrici “di genere” (con la ‘madre’ del Poliziesco italiano Barbara Petronio e la story editor Isabella Aguilar e la soggettista ed autrice Miranda Pisione), e il “New Horror” italiano che spopola nel mondo col ventottenne Paolo Strippoli, premiato con l’Heroes Action per A classic horror story che è stato il secondo film più visto su Netflix al suo esordio, Alessio Liguori giunto all’ottavo posto in classifica in USA con Shortcut prima dell’estate e con Stefano Lodovichi, regista de La Stanza.
I concept artist Francesco Sereni, (Pinocchio) e Marco Turini (Hulk) hanno spiegato come i loro disegni aiutano il reparto scenografia prima di arrivare sul set. Carlo Poggioli ha raccontato il suo lavoro da costumista per i grandi registi e attori da Sorrentino, Terry Gillam e Johnny Depp. Stefano Bessoni, regista e animatore ha tenuto una masterclass sulla tecnica della stop-motion.
Le proiezioni più seguite: L’uomo dei ghiacci, film d’apertura in collaborazione con BIM Film, che arriverà in sala dal 2 dicembre, e l’animazione italiana con Yaya & Lennie di Alessandro Rak cui si sono sommati i due cortometraggi indipendenti vincitori dei contest: Theo (Chile) e Walls (UK).
“Era la nostra seconda edizione, la prima in presenza – dice Max Giovagnoli, direttore artistico del festival – ma in pochi giorni abbiamo visto la Casa del Cinema trasformarsi in una vera e propria agorà in cui professionisti, artisti e pubblico si sono scambiati showreel, materiali di lavoro, consigli e tecniche di lavorazione che resteranno per sempre nelle loro vite. È stata la conferma che nella grande offerta festivaliera della Capitale una kermesse come “Heroes” mancava ancora, ed era necessaria. Ripartire dalle maestranze è sicuramente il modo migliore per contribuire a far crescere il nostro cinema e la nostra serialità in Italia e all’estero”.
Heroes International Film Festival è realizzato dall’associazione La Città dell’Animazione e dei Contenuti Digitali col sostegno e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, e col supporto delle principali associazioni di maestranze dell’audiovisivo, dall’Associazione Scenografi e Costumisti al Writers Guild Italia, dall’Associazione Italiana VFX ai Tecnici del Suono, dai professionisti del Combattimento Scenico ad Asifa, IED e Istituto Rossellini.
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