CANNES. “Alice nella città ? Chi l’ha sempre organizzata presto dirà come ripensarla. Lo faranno loro, e rimarrà nell’alveo del Festival di Roma”. Così Marco Müller appena insediatosi alla guida del Festival del film di Roma (a proposito rimarrà questa la denominazione della kermesse romana?). E Gianluca Giannelli responsabile della sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi non ha perso tempo, affiancato ancora una volta da Fabia Bettini e Patrizia Freddi impegnate nella selezione delle opere. Forse la decisione di staccarsi e rendersi autonomi sul modello delle Giornate degli Autori era già nell’aria. In fondo è un po’ un ritorno alle origini, quando Alice nella città, nata nel 2003, era un festival indipendente, prima di confluire con il suo marchio nella neonata Festa di Roma nel 2006. “Alice si svolgeva nei primi giorni di giugno a Valle Giulia – spiega Giannelli in questi giorni al Festival di Cannes a caccia di buoni titoli – il luoghi erano il cinema Empire, il suggestivo Ninfeo per le proiezioni serali. Abbiamo anche coinvolto gli Istituti di cultura giapponese, polacco e danese, l’Ambasciata egiziana, dove al loro interno c’erano tra l’altro accoglienti sale cinematografiche. Faremo tesoro di quel periodo e dell’esperienza maturata durante le sei edizioni del Festival di Roma”.
A ispirare la kermesse dedicata al cinema per bambini e ragazzi era stato il KinderFilmFest di Berlino, ora diventato Berlinale Generation, con il quale Alice nella città era gemellato.
Ma a che punto è il rapporto con il Festival voluto da Müller? “Abbiamo avviato un dialogo positivo con la Fondazione Cinema per Roma con cui stiamo concordando l’utilizzo delle sale dell’Auditorium”, risponde Giannelli. Come avviene per i film delle Giornate degli Autori, programmati all’interno della Mostra di Venezia, a fronte di una serie di iniziative previste invece in un loro spazio attrezzato. “Creeremo una Casa Alice, una sorta di quartier generale dove ospitare le conferenze e le anticipate stampa, gli incontri con i ragazzi. Tutto si svolgerà in uno spazio adiacente all’Auditorium”.
Il budget sarà autonomo e conterà sul sostegno e la collaborazione di istituzioni pubbliche e ministeri e soprattutto di sponsor privati, riconducibili al target ragazzi e adolescenti.
Rimane la divisione in due (Young 13/18 anni e Kids 6/13) del programma di Alice, ma dalla prossima edizione sarà solo la sezione Young, che nelle ultime edizioni ha dato due vincitori del Premio Marc’Aurelio esordienti, ad avere il concorso con un premio finale di 10mila euro. La sezione Kids si strutturerà con opere fuori concorso o titoli raggruppati per tema.
Nelle ultime edizioni Alice nella Città aveva organizzato anteprime di film family e di grandi saghe. Eventi spesso collocati nel fine settimana o nel ponte di novembre e dal forte richiamo di pubblico tanto da connotare il Festival come una Festa vera e propria del cinema. E Giannelli conferma l’intenzione di riproporre appuntamenti di questo genere, ma è prematuro parlare di titoli. Certo un papabile potrebbe essere The Twilight Saga: Breaking Dawn-Parte 2, che uscirà il 14 novembre in Francia e il 16 negli Usa e dunque potrebbe chiudere in bellezza Alice nella città, le date del Festival di Roma sono 9/17 novembre. Non dimentichiamo che nel 2008 Alice nella città aveva lanciato la saga fantasy Twilight portando per la gioia di fan i protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart sul red carpet. Ed è dello scorso anno l’evento con Nikki Reed e Jackson Rathbone, protagonisti The Twilight Saga: Breaking Dawn-Parte 1.
Giannelli dice di aver riscontrato a Cannes attenzione nei distributori perché vivono la scelta di autonomia dal Festival come un momento di maggiore identità della rassegna. E poi di aver avuto contatti con responsabili di scuole internazionali di cinema che sono disponibili ad avviare una collaborazione.
“Il mercato più importante per attingere opere sarà il Festival di Toronto. Il nostro regolamento prevede anteprime europee e internazionali con il proposito di far vedere film che piacciono al grande pubblico. Speriamo di attivare una positiva collaborazione con The Business Street come di consueto”.
Infine c’è il progetto ambizioso, sulla scorta dell’esperienza di ‘Aspettando la Festa’ che nelle scuole superiori di Roma ha fatto incontrare gli studenti con registi e attori, che Alice nella città – grazie al rapporto consolidato del suo ufficio scule sul territorio – prosegua nel corso dell’anno con iniziative finalizzate alla formazione del pubblico giovane e con progetti rivolti alla formazione degli insegnanti.
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