In gara alla prossima edizione del Festival di Venezia con il cortometraggio La bambina, il giovane regista iraniano Ali Asgari ha vinto la IX edizione NociCortiinFestival con More than two hours.
Il suo corto d’esordio che dal festival di Cannes ha fatto il giro del mondo, tratto da una storia vera che racconta di un ragazzo e una ragazza che alle tre del mattino vagano per la città, cercando un ospedale che si prenda cura della ragazza, ma trovarlo è molto più difficile di quanto pensino…
La giuria del festival che si è concluso ieri a Noci (BA), composta da Steve Della Casa, Angela Prudenzi, Caterina Taricano, Silvana Silvestri ha assegnato anche una menzione speciale a Thriller di Giuseppe Marco Albano, che si è aggiudicato anche anche il Premio del Pubblico. Il corto di Albano racconta la storia di Michele, un ragazzino tarantino cresciuto con il mito di Michael Jackson e con l’ambizione di entrare nel mondo dello spettacolo, i cui sogni rischiano di essere infranti dall’imminente protesta dei lavoratori dell’ILVA pronti a scendere in strada e a bloccare gli impianti per lottare contro il degrado ambientale prodotto dall’impianto, causa di continue malattie mortali tra gli operai.
Tutti i corti italiani presentati durante questa edizione saranno valutati dal comitato di selezione dell’l’HollyShorts Film Festival, tra i più grandi festival di cortometraggi hollywoodiani capitanato da Gina Cassavetes, attrice e filmaker, figlia di Nick Cassavetes. Il vincitore parteciperà alla prossima edizione del prestigiosa manifestazione americana.
Tra i tanti ospiti del Festival pugliese anche Lorenzo Flaherty che ha annunciato il suo nuovo impegno come direttore artistico del Teatro di Frosinone: “Un sogno che si realizza” – così Flaherty commenta il “suo” nuovo ruolo: “La direzione artistica del teatro di Frosinone è una svolta professionale che onorerò con gioia, mettendo a disposizione della Ciociaria la mia esperienza”. Il protagonista della miniserie in due puntate Mr.Ignis annuncia il debutto teatrale di Giovanni Borghi: “Porterò il Cumenda in scena perché è il simbolo dell’imprenditoria italiana del Dopoguerra e della rinascita dell’economia”.
La gestione progettuale della rassegna, in programma dal 3 all'8 giugno 2025, è affidata ad Annarita Borelli
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