Alessandro La Rocca


A. La RoccaE’ in procinto di partire per una lunga tournée estiva in giro per l’Italia con il suo gruppo, quello dei Ragazzi italiani, il cantante Alessandro La Rocca, salito lo scorso inverno alla ribalta delle cronache televisive, per aver partecipato al reality show “Il Ristorante”. Il tour del gruppo italiano più amato dalle teen agers andrà avanti fino a settembre, proponendo il meglio dei sette album finora usciti. Oltre alle loro canzoni più note, come “Vero amore” e “Chiamando amando”, nelle due ore di concerto si potranno riascoltare i più recenti cd, tra i quali “9 9 9” e “Into your sea”, quest’ultimo registrato completamente in lingua inglese. La Rocca sta anche terminando le musiche e i testi di alcuni brani che proporrà la prossima stagione, sia da solista sia insieme con i Ragazzi Italiani.

Quale film consiglia di non perdere?
Arancia meccanica di Stanley Kubrick.

Perché?
Sono cresciuto con quelle immagini anche se, essendo nato nel 1973, ho visto il film che era già un cult a soli 12 anni. Il primo impatto, non lo nego, fu traumatizzante. Poi, rivedendolo nel corso degli anni, capii tante sfumature e soprattutto il genio precursore di Kubrick, da cui successivamente, molti registi attinsero idee, immagini e ispirazioni.

Che genere di film preferisce?
Gli horror, sul genere di Dracula di Francis Ford Coppola, oppure i thriller, come i primi film di Dario Argento.

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Non vado spesso a vedere film italiani: quello che ricordo meglio e con piacere è Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek.

Due buoni motivi per vederlo?
E’ un film leggero, che ti fa sognare e soprattutto non dà per scontata la realtà quotidiana: apporta delle idee nuove, dei punti di osservazione diversi dalle solite sceneggiature italiane. Inoltre, è ricco di poesia e per me la poesia, se ben espressa, è sinonimo di arte. Anche nella musica non mi piace realizzare delle cover, difficile è fare un inedito con ispirazioni e idee che nessuno prima aveva mai immaginato.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il film italiano d’autore, sebbene ormai non se ne trovino più tanto facilmente.

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Lemony Snicket-Una serie di sfortunati eventi di Brad Silberling, con Jim Carrey, un attore che in genere mi piace molto, ma ultimamente sta propinando qualche fregatura di troppo. Stavolta, veste i panni dell’avido Conte Olaf, che perseguita dei bambini, gli orfani di Baudelaire, per rubar loro il patrimonio di famiglia e la sua interpretazione non è affatto credibile, anzi è noiosa.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Alessandro Preziosi: un attore in crescita che darà molto al cinema italiano.

E l’attrice italiana?
Stefania Rocca.

Quale volto italiano rimpiange?
Alberto Sordi.

Quale film rivede sempre volentieri?
Tutti i film di Totò. Non stancano mai e, ogni volta, c’è una battuta che era sfuggita la volta precedente: allora, si può cogliere una sfumatura diversa, un doppio senso giocato sulla filosofia napoletana del Principe De Curtis. Totò è immortale e non lo penso soltanto io perché sono
campano.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Steven Spielberg.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Via col vento di Victor Fleming, tratto dal romanzo di Margaret Mitchell, con gli indimenticabili Vivien Leigh, nel ruolo di Rossella O’Hara, e Clark Gable, nel ruolo di Rhett Butler. Il loro amore, tra passione, tradimenti, la guerra di secessione, le morti dei loro figli e dei loro cari, è l’emblema del sentimento che rinasce sempre, nonostante le tragedie della vita.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
Non mi piacciono i film basati in modo esasperato sulla cultura orientale, a parte i kolossal come La tigre e il Dragone. Non mi piacciono nemmeno i film dei cosiddetti giovani autori italiani: quelli traboccanti di denunce sociali, con poca struttura narrativa, come nel caso di Provincia meccanica di Stefano Mordini.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
La guerra dei mondi di Spielberg.

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
I personaggi che erano cari a James Dean, quelli di Gioventù bruciata che amavano spingere l’acceleratore, e non solo in senso metaforico.

autore
01 Luglio 2005

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