Dopo un anno di attesa sta per arrivare nelle maggiori città italiane Operazione rosmarino, una pellicola surreale sulle disavventure di uno speaker radiofonico che, per aver dato un consiglio avventato, è costretto a un lungo viaggio alla ricerca della moglie del suo principale. Tra sigarette al rosmarino, scienziati malati di solitudine e coppie avvinte dalla passione, il film sancisce il debutto cinematografico della regista, Alessandra Populin, autrice di documentari e produzioni televisive, e del protagonista Marco Della Noce, che si lascia alle spalle i successi cabarettistici di Drive In, L’Ottavo Nano e Zelig.
Prodotto da Rai Cinema e Ager 3, Operazione rosmarino vuole essere innovativo, almeno nelle intenzioni, anche per la carriera di Anna Falchi, per la prima volta in una parte comica che dovrebbe far dimenticare i ruoli da sex symbol natalizio e che coincide con un maggior impegno dell’attrice italo-finlandese (si è appena iscritta all’università).
Tratto da un soggetto del vanziniano Giorgio Basile, il film si è trasformato in uno work in progress: “Siamo partiti dagli elementi tipici della commedia all’italiana, costruita sulle peripezie di una coppia – spiega la regista – ai quali abbiamo poi aggiunto alcune influenze esterne, come dei riferimenti alle opere di Mel Brooks e al Rocky Horror“.
Perché avete atteso quasi un anno per distribuirlo?
Operazione Rosmarino è un film estivo per i suoi toni. Così abbiamo deciso di farlo uscire adesso, un po’ come Windtalkers e Spider-man, anche perché l’estate è il momento in cui i ragazzi sono più liberi e il film è indirizzato a loro. La cultura giovanile è infatti sempre presente nel testo: come il suono del campanello che rimanda a Dylan Dog o gli acronimi degli sms…
Come è stato scelto il cast?
Il personaggio di Larsen è stato costruito pensando a Marco Della Noce. Sono stata molto contenta di lavorare con Anna Falchi perché la conoscevo soltanto come soubrette e sono rimasta colpita dalla sua capacità comica. Per Nuvola volevo un “cowboy lungone”. Shel Shapiro mi è stato proposto dal casting ed è stata una grande idea perché è un uomo molto carismatico. Non c’è stato nemmeno bisogno di fargli il provino.
Che progetti ha per il futuro?
Una nuova regia: Neapolis, una storia che oscilla tra il reale e il fantastico, ambientata nella Napoli del XXI secolo, un’epoca molto vicina all’Apocalisse. È la vicenda di una santa pagana che vive all’ombra del Vesuvio, con San Gennaro che non vuole fare il miracolo. La lavorazione inizierà la prossima primavera.
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