“Ho suscitato gelosie femminili nel campo professionale. Quando ero prima ballerina all’Opera di Roma c’era molta competizione, sia sulla tecnica che sulla preparazione. Per quanto attiene alla sfera personale invece non mi è mai capitato di attirare gelosie. Amo gli uomini, ma sono sempre dalla parte delle donne”. Alessandra Martines coprotagonista nella commedia femminile di Florence Quentin Che fame! prende le distanze da Anäis, il personaggio. Nel film, l’attrice è una ragazza che per la sua magrezza e il suo fascino naturale, provoca l’invidia e il sospetto di molte donne, prime fra tutte la grassottella Lily (Catherine Jacob), la quale, appena abbandonata dal suo compagno, si vendica in modo crudele di Anäis credendola l’amante del suo ex-fidanzato.
“Ho scritto la sceneggiatura pensando ai due opposti femminili: Catherine, un’attrice rotondetta, comica e bella; Alessandra dalla bellezza dolce, piena di fascino ma non sofisticata. Spesso l’attrice comica viene considerata brutta. Ho ripreso i volti delle mie interpreti cercando di rendere giustizia al fascino di ognuna di loro”, racconta la regista esordiente Quentin, con un passato da sceneggiatrice e dialoghista per i film di Etienne Chatiliez.
Alessandra Martines, spesso impegnata sui set francesi, tornerà presto in Italia a lavorare in due fiction per la Rai e in un film per il cinema. Che fame! esce in sala il 22 novembre, distribuito dalla Warner Bros. Italia.
La commedia di Quentin descrive con ironia l’ossessione femminile per il corpo. Lei ha mai avuto problemi con il cibo?
Quando avevo 12 anni e studiavo danza al Conservatorio di Parigi, rischiavo di diventare anoressica. I professori dicevano continuamente che dovevo avere un corpo da silfide. Come ballerina classica ero costretta a fare attenzione a quello che mangiavo, il corpo in quel caso è uno strumento di lavoro, ma nel film di Florence non si parla di quel desiderio di purezza corporea, di assoluto che caratterizza il mestiere della ballerina. Fortunatamente, da quando ho smesso, ho buttato la bilancia. Ora il mio fisico, anche se mangio un piatto di pasta, ha difficoltà ad accumulare chili.
Lei doveva lavorare sul set del prequel dell’Esorcista. Che fine ha fatto quel progetto?
Io e Liam Neeson eravamo stati chiamati da John Frankenheimer. Poi quando John è morto, Paul Schrader ha preso il suo posto e ha voluto rimettere mano alla sceneggiatura. Liam si è tirato fuori dal progetto e io con lui. E’ andata così, anche se mi è dispiaciuto.
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