ALDO GIOVANNI E GIACOMO


Sono IL caso del cinema italiano di questo Natale. E arrivano all’appuntamento più classico delle feste con un nuovo film, Chiedimi se sono felice, che sbaraglia ancor prima di cominciare tutta la concorrenza, italiana (Salemme, Neri Parenti) ma anche straniera (dinosauri, galline e grinch inclusi): 700 copie in tutta Italia, un record assoluto per il nostro paese. E da Santo Stefano anche un record assoluto: il massimo incasso del 2000, superando Se scappi ti sposo. In piùl, con cento miliardi di incasso per i due film precedenti, Tre uomini e una gamba e Così è la vita, veleggiano verso il Guiness dei primati
Ovvio che il produttore Paolo Guerra gongoli, e spenda pure volentieri qualche soldo per i gadget, convinto – e a ragione – che Aldo Giovanni e Giacomo sono una vera macchina di risate e di denaro.
Loro tre sono arrivati a Roma senza nascondere di temere l’appuntamento con chi li aspettava in qualche modo al varco: ce la faranno? Reggeranno il ritmo, la comicità, la storia pur essendo sempre e “solo” loro stessi? Ancora una volta il trio ha chiamato a cosceneggiare e a codirigere Massimo Venier, mentre Arnaldo Catinari è il direttore della fotografia.

700 copie: un’invasione. Non vi sembra di essere un po’ esagerati?
Giacomo: Natale è un momento d’oro per tutti, la gente va al cinema più di una volta, mi sembra ci sia spazio per tutti.
Aldo: Ho detto a mio figlio di tre anni che andavo a Roma per il film. Mi ha risposto: “Vai a vedere Dinosauri“?

Nel vostro film c’è sempre il viaggio. E’ un tema a cui tenete in modo particolare? E dove avete girato?
Giovanni: Sì, ci piace andare in giro, è un elemento importante di tutte le nostre storie. Il fatto della Sicilia, poi, è una imposizione di Aldo, non si può evitare. Le riprese le abbiamo fatte a Milano, a Cremona, nel teatro, e a Terracina per quanto riguarda le scene siciliane: incredibile, avete una Sicilia nel Lazio e non lo sapevate.

Che ne è del vostro progetto di fare un film negli Usa?
<Giacomo e Giovanni: Per il momento è fermo, aspettiamo che si decidano a eleggere ‘sto benedetto presidente e che il dollaro cali un po?. Quando ci abbiamo pensato la prima volta stava a 1.700 lire… Però torneremo a lavorarci su, subito dopo il progetto Jumpy su internet.

Cinema, teatro, tv, pubblicità, videogames, internet: da un lato sperimentate tutti i linguaggi, dall’altro sempre e solo voi stessi: vi piacerebbe recitare in un film scritto da altri, in una storia che allarghi il suo sguardo alla società?
Giovanni: Noi siamo comici, non attori, lo dico con tutta la modestia possibile. Ci piace dare vita a un’idea nostra, non so se riusciremmo a lavorare bene in altre condizioni, al di fuori dei nostri ritmi, schemi.

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14 Dicembre 2000

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