Si è appena staccata dalle sorelle e dal business dell’alta moda, con l’obiettivo di seguire esclusivamente la sua Fondazione romana, nella quale Alda Fendi organizza una volta l’anno un grande evento. In un crossover sospeso tra musica, teatro, arti figurative, scultura e cinema, Alda Fendi ha promosso lo spettacolo “Kaiser. Le verità negate”, diretto da Raffaele Curi e interpretato da Vincent Gallo.
Alda, quale film consiglia di non perdere mai?
Tutti i vecchi film di Pasolini.
Perché?
In un momento in cui il cinema italiano fa acqua da tutte le parti, respirare quelle atmosfere pasoliniane, la sua inimitabile regia e la sua genialità, appaga in modo sublime.
Che genere di film le piace?
Non ho un genere particolare. Mi piace il film che trasmette poesia, cultura, una storia che quando la vedi ti lascia un segno indelebile, al di là del genere.
Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Sono rimasta a Otto e mezzo di Fellini.
Quali sono due suoi buoni motivi per andarlo a vedere?
E’ completo, c’è tutto ed è arte pura, che ti segna.
Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il cinema italiano d’autore ora non è un granchè: per questo, con la mia Fondazione cerco di creare delle performance aperte a diversi generi artistici, perché spero che riprenda vita e allora sì, che andrei a vedere i film italiani d’autore.
Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Non saprei, perché evito i film brutti e quindi non mi capita di vederli, ne resto fuori.
Quale attore italiano apprezza più di tutti?
Roberto Benigni.
E l’attrice italiana?
Silvana Mangano, con la quale ho lavorato quando ero nella moda e noi Fendi curavamo tutti i suoi costumi nei film di Visconti. Era bellissima e di grande classe.
Qual è l’attore italiano che rimpiange?
Marcello Mastroianni: anche se non era un grandissimo attore, sotto la regia felliniana ha interpretato film mirabili ed è diventato un personaggio indimenticabile.
Quale film andrebbe a rivedere?
Mi ripeto: sempre Otto e mezzo di Fellini.
A quale regista consegnerebbe il Leone alla carriera?
A Vincent Gallo, che ho avuto modo di conoscere e di lanciare in questa mia iniziativa romana. E’ un artista stravagante, ma di grande respiro internazionale, dotato di una forte personalità artistica.
Qual è il più bel film d’amore?
Via col Vento è il simbolo della love story che tutti sognamo ed è un kolossal sempre attuale che continua a piacere anche ai ragazzini di oggi.
Quale sarà il prosssimo film che vedrà?
Credo La tigre e la neve di Benigni, appena uscirà nelle sale.
E qual è invece un film che non tornerebbe mai a rivedere?
La vita è bella. Anche se amo Benigni, in quel film non mi è piaciuto. Non per le polemiche che ha poi suscitato da parte della comunità ebraica, ma perché proprio a pelle, fin dal prima scena, ho avvertito un impulso sgradevole che è continuato fino alla fine del film.
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