STRASBURGO – Il Premio Lux 2013 è andato a Alabama Monroe – Una storia d’amore del fiammingo Felix Van Groeningen. Al secondo posto nelle preferenze dei parlamentari europei, che hanno votato scegliendo tra tre finalisti, c’è Miele di Valeria Golino. Terzo classificato The Selfish Giant della britannica Clio Barnard.
Il premio, giunto alla settima edizione, è stato consegnato stamani a Strasburgo nel corso di una breve cerimonia “officiata” dal presidente del Parlamento Martin Schulz alla presenza di molti membri del consesso. “Spesso riduciamo l’Europa – ha detto Schulz – a concetti economici, ma noi politici abbiamo bisogno di voi artisti per capire meglio per chi facciamo le nostre leggi. Il film europeo rafforza il senso di appartenenza all’Europa e contribuisce al superamento delle barriere linguistiche, i film selezionati per il Premio Lux vengono sottotitolati in tutte le lingue ufficiali e vengono mostrati al pubblico di tutta Europa. I tre film finalisti – ha aggiunto Schulz – mi hanno colpito ed emozionato anche perché parlano di temi intensi, come l’amore, la malattia e la morte”. Alabama Monroe, che ha appena vinto anche un Efa per l’attrice protagonista Veerle Baetens, uscirà in Italia con la Satine Film di Claudia Bedogni. Per Van Groeningen: “Il Premio Lux fa sì che voi parlamentari andiate a vedere questi film che altrimenti non vedreste, sensibilizza ed educa anche voi e consente una diffusione capillare a questi film europei”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci