CANNES. Kisses & Guns nasce da un’idea di Luigi Forlai, filmmaker, sceneggiatore, e producer di varie serie tv sia per Rai che per Mediaset (Don Matteo 1, La Squadra 2, Tre rose di Eva 1&2). Si tratta del primo social movie, un format per un talent show globale in cui registi ed attori di tutto il mondo possono mostrare il loro talento e farsi votare sia dal pubblico che da una giuria di qualità.
L’esperimento, presentato all’Italian Pavilion, è in inglese in quanto la Los Angeles Film School riveste un ruolo primario in questa iniziativa. Simone Bartesaghi, regista italiano attivo a Los Angeles, coordina tutte le attività negli Stati uniti e coproduce l’intero progetto.
Punto di partenza è la storia, una gangster/love story con tre protagonisti. Riccardo è uno studente 17enne che, trasferitosi a vivere con la famiglia in un quartiere periferico degradato, s’innamora di Veronica. La ragazza rimane affascinata da questo giovane così diverso, ma lei è la girl friend di Giovanni, il piccolo boss del quartiere. Tra i due giovani inizia così un duro scontro per la conquista del cuore di Veronica.
Ogni regista ha la possibilità di scaricare gratuitamente dal sito www.kissesandguns-movie.com un pacchetto di produzione, composto da sceneggiatura, ripartita in 16 segmenti, ognuno con il proprio titolo, e 23 brani musicali.
Il pacchetto di produzione a disposizione può essere montato, mixato, sincronizzato ma non cambiato. Personaggi, azioni ed eventi sono predeterminati, è necessario rispettare la trama ed essere totalmente fedeli alla sceneggiatura.
Ogni segmento potrà essere girato da registi diversi, ognuno con il proprio stile. Si può decidere di realizzare il segmento secondo un genere diverso: commedia, thriller, dramma, fumetto, animazione 3D, motion stop, rotoshop, o qualsiasi altro formato si ritenga più adatto alle proprie visioni personali.
Sono i personaggi che fanno il film: gli attori possono cambiare da segmento a segmento, ma lo sguardo, l’età, il colore dei capelli, devono rimanere gli stessi.
Se si sceglie di girare in qualsiasi altra lingua, che non sia l’inglese, il dialogo deve essere accompagnato da sottotitoli in inglese. Quello che è necessario è adattare il proprio stile alla storia, non la storia al proprio stile.
Per avere un’idea di come apparirebbe il film è possibile visionare il maestro reel in homepage al sito.
Tutti i segmenti dovranno essere presentati entro e non oltre il 15 aprile 2015. Alla scadenza del termine verranno prodotte 2 versioni: una scelta dalla produzione che selezionerà i 16 segmenti che andranno a comporre una versione finale del film e l’altra scelta dal pubblico tramite il numero di “mipiace” che riceveranno sul sito web.
Per informazioni: m.muttini@manuelamuttini.com
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