Al via venerdì 23 novembre, il 36° Torino Film Festival. La serata inaugurale inizierà alle 19.30 presso il Multisala Cinema Massimo con la proiezione a inviti del film d’apertura The Front Runner Il vizio del potere, che si svolgerà alla presenza del regista Jason Reitman e verrà introdotta da Lucia Mascino, madrina di questa edizione, da Emanuela Martini, direttore artistico del Festival, e da Sergio Toffetti, presidente del Museo del Cinema.
The Front Runner Il vizio del potere, con Hugh Jackman e Vera Farmiga, racconta la vicenda che nel 1988 vide protagonista il senatore americano Gary Hart. Candidato democratico alla presidenza, mentre era in piena corsa elettorale Hart vide sfumare qualsiasi possibilità di vittoria quando trapelò sui giornali la notizia di una sua ipotetica relazione extraconiugale con la modella Donna Rice Hughes. Per la prima volta il gossip sulla vita privata dei politici occupò le prime pagine dei giornali. Il film uscirà il 21 febbraio con Warner Bros.
Alla serata inaugurale prenderanno parte alcuni artisti della giuria internazionale: Jia Zhang-Ke, Marta Donzelli, Miguel Gomes, Col Needham, e molte personalità del mondo dello spettacolo e della cultura.
L’evento genera sul territorio un impatto pari a oltre 2,1 milioni di euro, grazie ai consumi del pubblico, particolarmente appassionato e fidelizzato, e alle spese di organizzazione del festival
I dati della 36a edizione: 62.500 presenze, 2.161 accreditati (stampa e professionali/industry), 26.641 biglietti singoli e un maggior numero di proiezioni gratuite e di ingressi omaggio, rispetto all'edizione 2017
Il regista incontra il pubblico al Torino Film Festival prima della proiezione di Santiago, Italia, il suo documentario sul Cile di Allende e il colpo di stato di Pinochet. "Mentre lavoravo al montaggio, mi sono accorto che il film doveva finire in Italia e raccontare una storia italiana di cui andare orgogliosi, proprio oggi che una grande parte della nostra società è chiusa all'accoglienza"
La Giuria di Torino 36 presieduta da Jia Zhang-ke (Cina) e composta da Marta Donzelli (Italia), Miguel Gomes (Portogallo), Col Needham (UK), Andreas Prochaska (Austria) assegna il premio al Miglior film a