Park City. Fa freddo e cade molta neve sulle montagne dello Utah, ma l’accoglienza al Sundance Festival per L’ultimo bacio, unico film italiano in concorso, ha riscaldato ed emozionato molto Gabriele Muccino. “C’è stato un passaparola positivo sul film già prima che fosse proiettato” racconta il regista. “La sera della prima, nella sala hanno applaudito tutti, all’inizio sentendo solo il mio nome e alla fine della proiezione”. E i complimenti sono arrivati da tutti, direttore del Festival per primo.
“Erano anni che aspettavo dall’Italia un film così” ha detto Jeffrey Gilmore. Ha applaudito il film per il suo dinamismo emozionale, confessando di essere stupito per l’abilità con la quale un regista italiano, attraverso l’azione abbia saputo portare lo spettatore dentro l’emozione. Anche Anthony Bregman, produttore per la “Good Machine” di La tigre e il dragone di Ang Lee si è complimentato. “Un bellissimo thriller che parla di sentimenti” ha commentato e oggi alle 15:00 (23:00, ora italiana) tornerà a vederlo. Manca solo il giudizio di Robert Redford, il creatore del festival, che vedrà il film, e incontrerà Gabriele Muccino, domani sera nella sua proprietà privata, il “Sundance Resort”.
L’ultimo bacio continua così a mietere successi in giro per il mondo. Già a Parigi, durante il Festival del cinema italiano, promosso e organizzato da Italia Cinema insieme ai Cahiers du cinema; al Festival di Toronto lo scorso settembre e poi al London Film Festival, aveva raccolto ampi consensi da parte del pubblico e della critica. Contesti diversi, luoghi e culture lontane ma che sembrano riunirsi e avvicinarsi con straordinaria facilità al film.
Un evento per il cinema italiano che continua a trovare conferme, anche nei fatti. Paola Corvino, responsabile per le vendite estere, è volata oggi verso Los Angeles, per un incontro con la Sony Classics. La società americana sembra, ha detto il regista, la più interessata all’acquisto della pellicola per gli Stati Uniti. Nel frattempo, la Buena Vista ha già firmato l’accordo per la distribuzione del film in tutto il Sud America e in Francia. Ma l’intesa tra il regista e questo paese si rafforzerà a breve termine. Il progetto hollywodiano con Miramax prosegue, assumendo contorni via via meno sfumati. “Ambientato a New York, il film percorre vari anni della storia americana”, si è lasciato sfuggire Muccino. “Per quanto riguarda invece Ricordati di me, conto di completare la prima stesura della script per febbraio. Seguendo questo ritmo, inizierò a girare a giugno. Laura Morante non ha ancora firmato il contratto, ma la sua presenza è confermata”.
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