AL QUIRINALE


Vigilia di David dal presidente Ciampi. E’ un appuntamento rituale ma serve anche da termometro per il cinema italiano. L’anno scorso in convalescenza, quest’anno in buona salute. L’ha affermato Gian Luigi Rondi, presidente dell’Ente David di Donatello, l’ha ribadito il ministro Giuliano Urbani, l’ha confermato il presidente nel suo affettuoso discorso. “E’ stato un anno vivace e dinamico per il nostro cinema, strumento di dialogo con i giovani che sfuggono ai linguaggi eccessivamente omologati”, ha detto Ciampi. Ricordando come il cinema sia un fattore di identità culturale europea. Perfetto, in questo senso, il premio al Pianista di Roman Polanski, un film sull’Olocausto girato negli studi berlinesi di Babelsberg da un cineasta mitteleuropeo che vive a Parigi ma che anche l’Oscar ha onorato. “Ho visto Il pianista – ha detto Carlo Azeglio Ciampi – e ha lasciato dentro di me una traccia profonda: non dobbiamo smettere di alimentare la memoria per non ripetere la storia e i suoi errori”. Infine ha lanciato un appello ai registi stranieri perché vengano a produrre in Italia: “a Cinecittà troverete una qualità artistica unica al mondo e un clima favorevole alla creatività”.
Anche il ministro Urbani ha esordito lodando il livello della produzione italiana. “Ci sono stati più film nelle sale e in tv, sono cresciuti gli investimenti privati, segnale estremamente positivo”. Il ministro ha indicato quattro priorità: accrescere le risorse finanziarie private anche attraverso meccanismi fiscali; favorire la circolazione dei film italiani nel mondo con accordi internazionali; aumentare i servizi e investire sulla formazione attraverso il CSC; modernizzare le leggi e in particolare quella sulla censura. Un accenno anche all’emergenza pirateria.
I candidati, chiamati uno ad uno, sono sfilati davanti al presidente stringendo la mano a lui, alla Signora Franca e al ministro. Assenti Monica Bellucci, Roberto Benigni e Kim Rossi Stuart – forse una vena di polemica per l’assenza di Pinocchio nella cinquina del miglior film – tra i protagonisti della mattinata in Quirinale c’erano i produttori Domenico Procacci e Tilde Corsi, i registi Pupi Avati, Gabriele Muccino e Ferzan Ozpetek ma soprattutto tantissimi attori – da Giovanna Mezzogiorno e Valeria Golino a Sergio Castellitto e Fabrizio Bentivoglio – protagonisti assoluti di una nuova stagione segnata, sempre a detta di Ciampi, dal tema della famiglia moderna… Muccino batte Ozpetek? Lo sapremo domani sera.

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08 Aprile 2003

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