VENEZIA. Una ‘marcia scalza’ per denunciare il dramma degli immigrati. E’ l’iniziativa promossa al Lido di Venezia in occasione della Mostra del cinema. Tra i primi firmatari dell’appello per la ‘Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi’ che si terrà venerdì, dalle 17, al Lido, figurano tanti attori, registi e giornalisti. Tra questi: Lucia Annunziata, don Vinicio Albanesi, Marco Bellocchio, Elio Germano, Gad Lerner, Valerio Mastrandrea, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Norma Rangeri, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino, Jasmine Trinca e Daniele Vicari.
“In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica, si legge in una nota. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d’Italia e d’Europa. Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: 1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; 2. accoglienza degna e rispettosa per tutti; 3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; 4. Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino. Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme”.
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale