Dal 18 al 21 luglio a Specchia, in provincia di Lecce, si tiene la 15a edizione della Festa di Cinema del Reale, diretta da Paolo Pisanelli. Quattro giornate dedicate al cinema più spericolato, anticipate dall’inaugurazione della mostra di William Klein il 16 luglio a Corigliano d’Otranto, con un’appendice il 26 luglio ad Andrano in occasione di Barezzi Luce. Ad aprire la programmazione ogni sera la proiezione di Tweet from Ghouta, video-selfie del coraggioso quindicenne siriano Muhammad Najem che documentano la distruzione del sobborgo di Damasco, aggregati in questi mesi dall’hashtag #SaveGhouta.
Facce, guerre, mutamenti le tre parole chiave di Festa di Cinema del Reale 2018 che celebra la carriera di William Klein, ospite d’onore di questa edizione. Ad inaugurare la Festa e l’articolato programma dedicato al genio e allo sguardo controcorrente del fotografo e regista newyorchese sarà Contacts, installazione fotografica visitabile fino al 21 ottobre al Castello Volante di Corigliano d’Otranto. L’omaggio a William Klein continua a Specchia dove verranno proiettati, nei quattro giorni della manifestazione, le sue opere cinematografiche più rappresentative come Contacts – William Klein, il film collettivo Lontano dal Vietnam, Muhammad Alì – The Greatest, The Messiah, Broadway by Night e sarà presentata la video-installazione dal titolo 3×3 – Facce, Guerre, Mutamenti.
Fra i protagonisti di questa edizione della Festa di Cinema del Reale Lech Kowalski, newyorchese di origini polacche, film-maker on the road, poeta della strada e degli outsiders che la abitano. Kowalski presenta il suo ultimo I Pay for Your Story, drammatico ritratto dell’America profonda nel momento di passaggio fra l’era di Obama e quella di Donald Trump, e un estratto di 10 minuti del suo prossimo film, oltre a tenere una masterclass gratuita sulle parole chiave di questa edizione nel Castello di Risolo il 20 luglio.
Wanted Cinema presenta alcune preziose pellicole in lingua originale: è il caso di Dancer diretto dal regista candidato all’Oscar Steven Cantor che racconta la vita e la carriera di Sergei Polunin, il James Dean della danza. Si continua con Restare vivi: un metodo, film-saggio dal e sull’omonimo libro di Michel Houellebecq che affronta il rapporto fra arte, sopravvivenza e follia. Nella pellicola, l’opera del controverso e radicale scrittore francese viene letta, in una soleggiata villa di Miami, nientemeno che da Iggy Pop. Terza opera di Wanted Cinema in programma alla Festa 2018, Last Men in Aleppo, film candidato agli ultimi premi Oscar come miglior documentario, del regista siriano Firas Fayyad, arrestato e torturato dal regime di Bashar Al Assad nel 2011, incentrato sul lavoro dei volontari dopo i bombardamenti in Siria.
Accanto ai film internazionali, saranno presentati: The Remnants di Riccardo Russo e Paolo Barbieri, Pagine nascoste di Sabrina Varani, Lievito madre di Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria, Pagani di Elisa Flaminia Inno. Come da tradizione, grande spazio è riservato anche agli autori pugliesi: Vento di Soave di Corrado Punzi, sui danni ambientali dell’Ilva di Taranto, premio Hot Doc 2018 in Canada; il pluripremiato al Biografilm Festival Alla salute di Brunella Filì; Via della Felicità di Martina Di Tommaso.
L’omaggio ai grandi maestri del passato si articola fra due pellicole di Jean Vigo e una rarità ritrovata di Folco Quilici in collaborazione con l’Istituto Luce-Cinecittà, Sardegna di Cecilia Mangini, Gennariello di Paolo Maggiore e L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov, musicato dal vivo da Admir Shkurtaj.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis