“Lo sport mi ha sempre affascinato molto. Invito i giovani a fare sport perché richiede sacrificio ed il sacrificio servirà anche in altri momenti della vita”. Questa è la regola di vita che ci ha lasciato Giuliano Gemma che, prima come stuntman e poi come attore, ha amato e praticato numerosi sport. Ha indossato i guantoni per passione e seguito da bordo ring tutti i più celebri campioni italiani, primo fra tutti Nino Benvenuti.
All’attore è dedicato il Giuliano Gemma & FPI Awards, giunto alla quinta edizione, organizzato dalla Federazione Pugilistica Italiana, grazie al presidente Flavio D’Ambrosi, insieme al promoter Vladimiro Riga e Agnus Dei Tiziana Rocca Production, in collaborazione con l’advisor FPI Artmediasport e RomArtEventi e patrocinato dal CONI, da Sport e Salute, dal Consiglio Regionale del Lazio, dalla Regione Marche, da Roma Capitale, dalla Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio, dalla Fondazione Marche Cultura, dall’Istituto per il Credito Sportivo, dall’Archivio Storico Istituto Luce Cinecittà, da Cultura Italiae e Sport Italiae.
Nel Salone d’onore del CONI, insieme al padrone di casa, il presidente Giovanni Malagò, ha preso forma giovedì 7 aprile un racconto corale sotto la conduzione del giornalista Rai Andrea Fusco: dal ricordo dell’amico attore con le figlie Vera Gemma e Giuliana Gemma e la moglie Baba Richerme, all’omaggio al campione di vita.
A tutti l’ambita statuetta che riproduce l’opera in bronzo Il Pugile dell’artista Gemma.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci