Un breve filmato consente di aggiornare il repertorio dei compiti che l’intelligenza Artificiale è capace di svolgere nel settore audiovisivo: ora è in grado anche di “girare” autonomamente dei cortometraggi. Quello in questione s’intitola Air head ed è stato realizzato dal gruppo di artisti canadesi Shy Kids, nello sperimentare il nuovo modello generativo Sora.
Il sistema lanciato il mese scorso (ma non ancora disponibile) da OpenAi, il laboratorio californiano sull’IA che ha creato anche ChatGpt, è di tipo “text-to-video”. Consente, cioè, di generare video realistici a partire da un testo. Il cortometraggio, di un 1 minuto e 21 secondi, si apre con le sapienti inquadrature delle mani, dei piedi e della schiena di un uomo che, prima cammina verso una bicicletta, poi la inforca. La sequenza è un efficace espediente narrativo per rimandare la scoperta di una sorprendente peculiarità del protagonista: si tratta di un essere umano che, al posto della testa, ha un palloncino giallo.
Il filmato continua con un racconto che oscilla tra la filosofia e lo scherzo. Le sfide più dure per Air Head sono i giorni ventosi (perché capita che la testa gli voli via) oppure le occasioni in cui la ragazza insiste per andare a fare regali di nozze nei negozi di cactus. Lo si vede poi camminare negli stretti vicoli di una città asiatica, sopra una scogliera a picco sul mare, in aereo, su un prato e in altre suggestive ambientazioni, mentre offre allo spettatore una conclusiva – e ironica – lezione morale: “La vita è fragile, basta una puntura per sgonfiarsi”. Nonostante alcune imprecisioni nei fondali e nella velocità dei movimenti, il risultato è del tutto credibile.
“Per quanto Sora sia eccezionale nel generare cose che sembrano reali, ciò che ci entusiasma è la sua capacità di creare cose totalmente surreali”, hanno dichiarato i creatori di Shy Kids. Che aggiungono: “Ora abbiamo la possibilità di espandere storie che un tempo ritenevamo impossibili. È una nuova era dell’espressionismo astratto”. Un altro degli artisti chiamato da OpenAi per sperimentare le possibilità del nuovo sistema, Paul Trillo, ha confermato che “Sora è al massimo della sua potenza quando non replica il vecchio, ma dà vita a idee nuove e impossibili che altrimenti non avremmo mai avuto l’opportunità di vedere”.
E tuttavia, come sempre accade quando si tratta di Intelligenza Artificiale, accanto all’entusiasmo di alcuni, Sora ha destato le preoccupazioni di altri. Innanzitutto, c’è il timore di attori secondari e comparse di poter essere sostituiti dai figuranti virtuali creati dall’IA. Poi, rimane aperta la questione dei diritti d’autore sui milioni di immagini con cui Sora viene alimentato per generare le scene. Infine, c’è il rischio, riconosciuto dalla stessa OpenAi, che il sistema venga utilizzato per creare video deepfake e quindi a scopo di disinformazione. Vedremo che cosa succederà. L’unica certezza è l’intenzione di vendere Sora a Hollywood, una volta che il sistema sarà perfezionato.
Oltre 300 artisti e registi hanno avuto accesso anticipato allo strumento per la creazione di video mediante intelligenza artificiale
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