Afrodite Shorts, il premio per il Miglior corto va a Chiara Sfregola per ‘Sei Mesi Dopo’

“Il cortometraggio è un mezzo formidabile”.

“Il cortometraggio ti consente di non sottostare alle imposizioni di nessuno e di poterti esprimere in totale libertà”.

“Il cortometraggio è uno strumento veramente  libero”.

Le tre giurate di Afrodite Shorts hanno visionato le dieci opere in concorso e aprono così, letteralmente entusiaste, l’incontro che conclude l’8 Edizione del Festival il festival di Women in Film Italy, seguito solo dalla premiazione finale. A condurre il mini-panel, tutto al femminile, nella Sala Fellini della Casa del cinema, è Laura Delli Colli.

“Ci siamo trovate di fronte a dieci storie che partono dall’unica urgenza comune che è la violenza di genere, come se le registe si fossero messe d’accordo”, ha raccontato Gloria Satta, che guida la giuria formata da lei stessa e dalle attrici e autrici Lucrezia Guidone e Liliana Fiorelli.

“Pur nelle loro evidenti diversità, tutti i corti mostrano una sensibilità comune, molti racconti hanno uno sguardo drammatico, pochi spazi per la commedia, attori straordinari, approcci ‘pesati’ e ‘giusti’ nelle interpretazioni”, afferma Guidone.

“Poca commedia? È normale”, chiosa Fiorelli. “L’ironia per esistere ha bisogno di fare un doppio salto dall’analisi post-traumatica, per attraversare il fiume del dolore e poi poter sbeffeggiarlo. In questo momento storico ‘il livido’ è ancora viola, c’è bisogno di parlarne tanto: è come per un bambino che racconta un brutto sogno alla mamma”.

Sul palco regna una totale armonia, e come prevedibile non si può che parlare anche del film di Paola Cortellesi: questa stessa libertà che consentono i corti dovrebbe essere traslata anche nel lungometraggio – è il messaggio unanime lanciato dal festival – come è stata capace di fare lei, coraggiosamente, mettendosi in gioco.  E nel loro piccolo anche le opere premiate da Afrodite, come il suo film, contengono molte sorprese.

Quindi la giuria ha assegnato i 5 premi: Miglior Corto, Tematica Femminile, Migliore Attrice, Miglior sceneggiatura ed una Menzione Speciale. La sala Fellini è gremita di giovani registe, attrici e sceneggiatrici, intervenute per sostenere le premiate, tutte giovanissime.

MIGLIOR CORTO

a Chiara Sfregola per Sei Mesi Dopo (già vincitrice del Premio Afrodite con il suo libro Signorina. Memorie di una ragazza sposata)

PER AVER AFFRONTATO IL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE, DELL’AUTODETERMINAZIONE E DEL CONSENSO DELLE DONNE DA UN PUNTO DI VISTA NON CONVENZIONALE: IL FILM METTE IN LUCE LE CONTRADDIZIONI PSICOLOGICHE, GIURIDICHE E SOCIALI CHE ACCOMPAGNANO OGNI ABUSO.

MIGLIOR CORTO SU TEMATICA FEMMINILE 

a Fabiana Russo per Kore

MENZIONE SPECIALE

ad Ali Asgari e Gianluca Mangiasciutti per il cortoMy name is Aseman

MIGLIOR SCENEGGIATURA

a Valerio Vestoso, Nicola Prosatore e Giordana Mari per il corto SeMe di Lucia Bulgheroni (già vincitrice Afrodite Shorts nel 2018 e nel 2021 con Inanimate e CromosomaX)

MIGLIOR ATTRICE

a Valentina Bellè per la sua interpretazione in Miranda’s mind di Maddalena Crespi

Maddalena Crespi

PREMIO INFINITY 

a Chiara Sfregola per il corto Sei Mesi Dopo

PREMIO DEL PUBBLICO  

ad Amina di Serena Tondo

PREMIO INTERNAZIONALE

a Victor Picard e Zoe Simpson per il corto Crop Top

PREMIO SCUOLE

a Margherita Ferrari allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per il corto FÖA

Margherita Ferrari

MENZIONE SPECIALE

a Martha Barbieri e Mattia De Gennaro per Paura di Officina Pasolini