Con la morte di Rodolfo Sonego, la notte del 15 ottobre, al Policlinico Gemelli dove era stato ricoverato per la rottura del femore, scompare un pezzo di storia del cinema italiano. Le sue condizioni sembravano migliorate, e non lasciavano prevedere una così repentina scomparsa.
Sonego, nato a Cavarzano in provincia di Belluno il 27 febbraio del 1921, aveva ormai settantanove anni. Era noto al grande pubblico come lo sceneggiatore della maggior parte dei film di Alberto Sordi, a cui lo legava un rapporto di grande amicizia e intesa e una collaborazione che non si era mai interrotta. Sonego aiutò Sordi, in cinquanta film, a cucirsi addosso l’immagine di “italiano medio” costruita film dopo film, di campionario delle virtù e dei difetti nazionali, popolari e nazionalpopolari. L’ultima pellicola girata insieme dai due è del 1998, Incontri proibiti, in cui Albertone, che insieme a Sonego firma anche la sceneggiatura oltre che la regia, flirta con una Valeria Marini in veste di gerontofila, dimostrando che l’amore non ha età. Prima c’era stato, quattro anni fa, quel Nestore, l’ultima corsa a cui Sordi teneva particolarmente.
Ma la carriera di Sonego sceneggiatore comincia negli anni Cinquanta, con Achtung! Banditi di Carlo Lizzani, Anna e La spiaggia di Alberto Lattuada, e Totò e Carolina di Mario Monicelli. L’arrivo di Sonego, riservato e autodidatta, nella Roma del dopoguerra era stato propiziato da Rossellini. L’incontro decisivo con un Sordi anche lui giovanissimo fu sul set di un film di Franco Rossi, Il seduttore. Seguiranno Amore mio aiutami, Io so che tu sai che io so, Il tassinaro. Veneto, Sonego riusciva a calarsi perfettamente nella romanità tipica di cui Sordi sarebbe presto diventato un simbolo, fino a celebrare i suoi ottant’anni da sindaco della Capitale. Forse il film più bello del duo è Una vita difficile di Dino Risi, recentemente restaurato, in cui l’ex partigiano e giornalista di sinistra Sordi attraversa tutte le contraddizioni dell’Italia dal dopoguerra agli anni Sessanta. Ne emerge un ritratto crudo e coraggioso del Paese nella sua autenticità e mostruosità, dipinto con una spregiudicatezza di spirito che la commedia italiana di oggi non sembra aver ancora ritrovato. Nel ’71 Sonego firma Bello onesto emigrato in Australia sposerebbe compaesana illibata con Claudia Cardinale, l’anno dopo la commedia di Comencini Lo scopone scientifico. Nell’82 e nell’86, con Sordi sul set di due film scritti da Sonego, In viaggio con papà e Troppo forte, c’è anche Carlo Verdone. Generazioni di attori e di personaggi comici, uno stesso sceneggiatore.
Il funerale di Rodolfo Sonego si terrà a Roma martedì 17 alle ore 10, nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo. La notizia della sua morte ha avuto molto rilievo sulla stampa: gli dedicano grande spazio sia Repubblica che Il Messaggero, più sintetico il Corriere della sera.
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