Nino Manfredi, l’ultimo dei grandi della commedia italiana, il quarto “moschettiere”, se n’è andato di prima mattina, dopo una lunga lunga malattia che aveva tenuto tutti con fiato sospeso. Proprio nel giorno dell’anniversario di Massimo Troisi, l’attore di C’eravamo tanto amati è morto in un ospedale romano, il Regina Margherita, dopo un nuovo peggioramento seguito all’emorragia cerebrale che lo aveva colpito lo scorso anno. Non era potuto andare neppure a Venezia, a ritirare il Premio Bianchi che il Sngci gli aveva voluto assegnare in segno di riconoscenza per una carriera meravigliosa e intensissima e che aveva ritirato la moglie Erminia in una cerimonia raccolta e commossa. Ora si trova nella camera mortuaria dell’ospedale, accanto a lui Erminia e i figli Luca e Roberta. A vegliarlo anche il sindaco di Roma Walter Veltroni e il presidente della Regione Lazio Francesco Storace. Come per Alberto Sordi, sarà allestita in Campidoglio e aperta da domani, sabato 5 giugno alle 11, la camera ardente che tanti romani di sicuro visiteranno. Mentre i funerali si svolgeranno lunedì. Gli amici più intimi sono già accorsi, mentre si moltiplicano i messaggi di cordoglio di attori e registi: Ettore Scola è stato tra i primi a telefonare al figlio Luca per fargli le sue condoglianze.
Nato un anno dopo l’amico Albertone, che definì un grande compagno di vita, il 25 febbraio, nel dargli l’ultimo saluto, disse: ”Ora sono rimasto solo io, lui era nato nel ’20, io nel ’21. C’ho poco da campà”. Poi, rivolgendosi direttamente al compagno: ”Albè tu per quello che hai fatto sei andato in Paradiso, lascia un posto anche per me così continuiamo a scherzare, altrimenti mi annoio”.
Manfredi, Sordi, Tognazzi e Gassman – i quattro moschettieri – non hanno mai lavorato tutti e quattro allo stesso film, ma le loro strade si sono spesso incrociate, diretti di volta in volta da Mario Monicelli, Ettore Scola, Nanni Loy, Dino Risi, Luigi Magni e Luigi Comencini.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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