Il regista serbo Goran Paskaljevic, uno dei più importanti rappresentanti della ‘nuova cinematografia’ della ex Jugoslavia, è morto a Parigi all’età di 73 anni. Nato a Belgrado il 22 aprile 1947, Paskaljevic studia cinema a Praga presso la prestigiosa Fanu, dove si sono diplomati Roman Polanski ed Emir Kusturica. Qui realizza il suo primo corto Il signor Hrstka (1969), storia di solitudine e derisione che viene bloccata dalla censura del regime comunista. Dopo l’invasione sovietica e la repressione della Primavera di Praga, torna in Jugoslavia dove lavora come documentarista televisivo. Nel 1976 dirige il lungometraggio Il bagnino d’inverno, premiato al Festival di Berlino. Anche i successivi film Passano i giorni (1979) e Tango argentino (1992) ottengono numerosi riconoscimenti critici. Dopo la fine della Jugoslavia, è costretto a lasciare il suo paese; nel 1998 dirige La polveriera, che lo rende noto al pubblico internazionale, grazie all’umorismo cupo e al tono esasperato di questa cronaca di una catastrofe annunciata sullo sfondo della Belgrado degli anni ’90. Nel 2000 dirige Come Harry divenne un albero, in cui l’umorismo è stemperato in toni più leggeri e poetici. Autore di oltre 30 film, la sua ultima pellicola è Nonostante la nebbia (2019) (vedi notizia). Leggi la nostra intervista
L'attrice di Tutto su mia madre aveva 78 anni
L'attrice cinematografica, televisiva e teatrale aveva 83 anni. Le ultime apparizioni in Una grande famiglia e Solo per amore
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Il musicista ha composto le musiche per numerosi musical di Broadway e per film come New York, New York e The Company