E’ morto oggi a Roma il compositore argentino naturalizzato italiano Luis Bacalov. Aveva vinto l’Oscar nel 1996 per le musiche de Il postino, l’ultimo film di Massimo Troisi. Bacalov, che aveva 84 anni, si è spento a causa di un ictus oggi pomeriggio intorno alle 18 all’Ospedale San Filippo Neri, dove era stato ricoverato una decina di giorni fa per un’ischemia. Già da ieri le sue condizioni si erano aggravate ed era in coma.
Celebre soprattutto per le sue colonne sonore (collabora con Federico Fellini per La città delle donne, con Pier Paolo Pasolini per Il Vangelo secondo Matteo, Ettore Scola, Damiano Damiani, Elio Petri per A ciascuno il suo e Francesco Rosi per La tregua del ’97), Bacalov è stato pianista, compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore.
Nato nel 1933 a San Martin da una famiglia di origini bulgare e di religione ebraica, Bacalov, che si professa sempre laico, inizia i suoi studi musicali con Enrique Barenboim, padre del pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, e li completa a Buenos Aires. Appena ventenne sui trasferisce in Colombia dove si sposa. Dopo quattro anni, nel ’57, si sposta in Europa, dapprima in Spagna dove però non tollera il franchismo e nel giro di un anno si trasferisce a Parigi.
Nella Ville Lumière completa gli studi musicali e nel ’59 arriva in Italia, la sua seconda patria. Inizia a collaborare con la Fonit Cetra e con artisti del calibro di Claudio Villa e Milva, per poi passare alla Rca, scrivendo gli arrangiamenti di alcune delle più celebri canzoni di Rita Pavone (‘Cuore’, ‘Il ballo del mattone’, ‘La partita di pallone’), Nico Fidenco (‘Legata a un granello di sabbia’), Gianni Morandi (‘Fatti mandare dalla mamma…’), Mia Martini, i New Trolls, i Ricchi e Poveri e Sergio Endrigo (‘Io che amo solo te’, ‘L’arca di Noè’, per citarne solo alcune).
Proprio con Endrigo ha una lunga causa giudiziaria perché il tema utilizzato per la colonna sonora del film Il postino con il quale vince l’Oscar nel ’96, è molto simile a quello della canzone ‘Nelle mie notti’. Bacalov viene condannato per plagio nel 2003 dalla Corte d’Appello civile di Roma e arriva a una conciliazione della vertenza con gli eredi di Endrigo.
Bacalov negli anni ’70 inizia a comporre colonne sonore, attività che lo accompagnerà fino agli anni più recenti in cui Quentin Tarantino utilizza alcuni suoi brani per i film Kill Bill e Django Unchained. E’ stato titolare del corso di Composizione di musica per film presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, nonché docente presso l’Accademia di cinema Act Multimedia di Cinecittà a Roma.
“Siamo molto addolorati per la scomparsa di Luis Bacalov, uno dei più grandi artisti del panorama musicale internazionale e vogliamo esprimere le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia – dichiara il presidente del Nuovoimaie, Andrea Miccichè – Il maestro è stato tra i fondatori del nostro istituto, al quale si è dedicato con generosità e passione, e anche per questo noi e tutti gli artisti che rappresentiamo gli siamo estremamente riconoscenti e debitori”.
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