“Il presidente, il consiglio di amministrazione e la Biennale di Venezia tutta esprimono sincero cordoglio, e partecipano al dolore della famiglia, per la scomparsa di Philippe Daverio, maestro della divulgazione culturale e da sempre assiduo frequentatore delle Biennali d’Arte e Architettura”.
Così, in una nota, la Biennale di Venezia ricorda il celebre storico dell’arte morto questa notte all’istituto dei tumori di Milano – “con stima e affetto per la sua vitale energia, la sua apertura verso tutte le discipline dell’arte e il suo coraggio nel proporre e difendere le proprie ragioni critiche”.
“Intellettuale di straordinaria umanità, un capace divulgatore della cultura, uno storico dell’arte sensibile e raffinato. Con sagacia e passione, ha accompagnato le italiane e gli italiani nell’affascinante scoperta delle architetture, dei paesaggi, dell’espressione creativa, degli artisti, delle fonti del nostro patrimonio culturale. Tutto questo era Philippe Daverio, un uomo di cui ho sempre apprezzato la grande intelligenza e lo spirito critico e che già manca a tutti noi”, lo ha ricordato il Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini.
Spesso includeva suggestioni di cinema nelle sue trattazioni, sempre molto attente anche al pop e alla modernità.
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