Addio a Jacques Perrin

Nel 1988 interpretò il ruolo di Salvatore da adulto in Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, premiato con l'Oscar al miglior film straniero nel 1990


Addio al grande attore, regista e produttore francese, Jacques Perrin, scomparso all’età di 80 anni a Parigi. Ad annunciare il decesso sono stati i familiari citati dall’agenzia France Presse. “La famiglia ha l’immensa tristezza di informarvi della scomparsa del cineasta Jacques Perrin, oggi 21 aprile a Parigi. Si è spento nella pace all’età di 80 anni”, si legge nella comunicazione trasmessa dal figlio, Mathieu Simonet.

Perrin era nato a Parigi il 13 luglio 1941. Dagli anni ’50 ai nostri giorni ha girato in oltre 70 film, tra cui grandi successi come Les Demoiselles de Rochefort nel 1967 e Peau d’âne nel 1970. Profondi i suoi legami anche con l’Italia. In molti, questa sera, ricordano le sue interpretazioni nel nostro cinema. Come il ruolo del giovane Lorenzo Fainardi innamorato pazzo di Claudia Cardinale ne La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini (1961). Nel 1966, Perrin si aggiudicò due premi come miglior attore alla Mostra di Venezia per il film italiano Un uomo a metà e per il film spagnolo La busca.

Nel 1988 interpretò il ruolo di Salvatore da adulto in Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, premiato con l’Oscar al miglior film straniero nel 1990. Memorabile fu anche la sua interpretazione ne In nome del popolo sovrano (1990) di Luigi Magni, film storico-risorgimentale dove recitò nelle vesti del frate Ugo Bassi.

Perrin ha anche co-prodotto una quindicina di film dagli anni ’60 ad oggi, tra cui Z (1968) di Costa-Gavras, Il deserto dei Tartari (1977) di Valerio Zurlini, in cui interpretò anche il ruolo del giovane protagonista, il tenente Giovanni Drogo o Les Choristes (2004) del nipote Christophe Barratier.

Particolarmente legato alla lotta in difesa della natura, la sua battaglia di una vita, ha coprodotto numerosi documentari su questo tema, tra cui Le Peuple singe (1989), Microcosmos: il popolo dell’erba (1996) o Himalaya: l’infanzia di un capo (1999). In seguito, ha realizzato lui stesso dei documentari, come Océans (1999) e Il popolo migratore‘ (2001) che venne visto da 2,9 milioni di spettatori soltanto in Francia e si aggiudicò il Premio César per il miglior documentario nell’anno 2011.

Il suo ultimo ruolo al cinema è stato in Goliath, thriller di Frédéric Tellier uscito in Francia lo scorso marzo che affronta la questione delle lobby e dei pesticidi.  

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22 Aprile 2022

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