Accesso al credito, tavola rotonda Anica


CANNES. Come superare la distanza tra le imprese e gli strumenti finanziari ordinari, gap causato della forte atipicità delle proprie dinamiche finanziarie da parte della produzione cinematografica? La Commissione europea ha mosso un primo passo importante. Dal 2011 è operativo il MEDIA Production Guarantee Fund, Fondo di garanzia alla produzione audiovisiva, intendendo così incentivare da una parte il coinvolgimento delle banche e degli istituti finanziari, dall’altra facilitare l’accesso al credito per i produttori indipendenti.
Nell’ambito del Marché du Film Anica, in collaborazione con i due organismi finanziari incaricati dalla Commissione europea per la gestione del Fondo MEDIA (IFCIC e Audiovisual SGR) ha organizzato una tavola rotonda, coordinata da Angelo Barbagallo presidente della sezione Produttori dell’Anica, nella quale si sono confrontati gli operatori.

Nella sua introduzione di Nicola Borrelli, DG Cinema del MiBAC, ha ribadito la necesssità di rafforzare la struttura finanziaria del settore, consentendo un ciclo produttivo elevato per qualità e quantità.
Claudia Bugno presidente del Comitato di gestione del Fondo Centrale di garanzia per le Piccole e Medie Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico ha esposto le caratteristiche dei questo altro Fondo, trasversale a tutti i settori economici, e che ha recentemente ottenuto il rifinanziamento con una dotazione complessiva di oltre 3 miliardi € fino al 2014. Il Fondo offre garanzie pubbliche sui finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese attraverso banche e Confidi.
Bugno ha sottolineato come, dopo un’indagine, siano state apportate alcune modifiche per consentirne un utilizzo più ampio da parte delle aziende del settore cinematografico, data la loro atipicità. Nel contempo Bugno ha ricordato che ieri il premier Mario Monti ha annunciato lo sblocco da parte del Governo dei credi vantati dalle piccole e medie industrie nei confronti della Pubblica Amministrazione, circa 30 miliardi, sblocco che può riguardare anche aziende del settore cinematografico.

Isabella Tessaro, responsabile delle politiche per l’accesso alla finanza del Programma MEDIA dell’Unione Europea, ha sottolineato che dopo la crisi del 2008 gli istituti di credito hanno chiesto un ulteriore garante per i finanziamenti alle produzioni cinematografiche. E’ stato allora lanciato il Fondo di garanzia del Programma MEDIA, 80 milioni in un quadriennio, e che in futuro diverrà più ricco e riguarderà anche la distribuzione, le mostre e tutta l’industria creativa.

Le francesi Florence Avilés, direttore del francese IFCIC, e Dominique Malet di COFILOISIRS, la spagnola Mònica Carretero di Audiovisual S.G.R. e il tedesco Olaf Stuehrk, responsabile del settore Media di Commerzbank, hanno fornito la carta d’identità e le modalità operative delle loro strutture finalizzate alla gestione di fondi di garanzia, alla erogazione di prestiti a piccole e medie industrie del settore cinematografico.

Nicola Coregliano, capo del Dipartimento Media e Intrattenimento di Mediocredito Italiano-Gruppo Intesa San Paolo ha illustrato l’ingresso recente, dal 2009, della banca in un settore dalla forte peculiarità e in continua evoluzione.
Alberto Baldini, responsabile del Dipartimento Cinema di BNL-BNP Paribas, ha anticipato che l’istituto sta valutando, nell’ambito del credito cinematografico, l’ingresso come investitore esterno di una società del gruppo. Inoltre c’è l’intenzione di dare un contributo finanziario per la realizzazione di un’opera degli allievi del Centro sperimentale.

Infine Guglielmo Belardi, responsabile per le Relazioni con le imprese del Mediocredito Centrale, ente gestore del Fondo Centrale di Garanzia del MiSE, ha sottolineato come sia importante e necessario nell’ambito del finanziamento di una produzione affiancare alla valutazione dei dati storici dell’impresa anche un esame approfondito sulle prospettive del progetto filmico.

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