Si svolgerà a Roma dal 31 marzo al 2 aprile 2016 presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo la sesta edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, evento di corti e lungometraggi, diretto da Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente per la parte scientifica ed artistica. Promosso da ASL ROMA 1 – Dipartimento Salute Mentale, MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e con il contributo di ROMA CAPITALE – Assessorato politiche Sociali, Salute, Casa ed Emergenza Abitativa, il festival è nato con lo scopo di raccontare il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varietà, attraverso le immagini. L’obiettivo è quello di avvicinare un vasto pubblico alla tematica, contribuendo alla riduzione dello stigma e del pregiudizio e permettendo nello stesso tempo a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all’argomento, di mettere in evidenza risorse creative e qualità del prodotto.
Presentati in concorso, dagli stessi autori, lungometraggi e cortometraggi: il panorama delle opere selezionate propone viaggi alla scoperta di mondi sconosciuti, indagini su dichiarate patologie, ma anche riflessioni sul disagio psichico, con protagonisti di ogni età e ambientazione. Numerosi gli eventi speciali del festival, dalle proiezioni per le scuole, ad un grande gruppo di psicoanalisi multifamiliare, ai concerti dal vivo di band ‘integrate’. Tra i film in concorso, il lungometraggio Abbraccialo per me, diretto da Vittorio Sindoni e interpretato da Stefania Rocca, Moisè Curia, Giulia Bertini, Vincenzo Amato, Paolo Sassanelli, Pino Caruso e Paola Quattrini.
E’ la storia, tra commedia, dramma e sentimenti, di una donna e suo figlio e del sogno divenuto realtà di sentirsi madre del più straordinario bambino sulla faccia della Terra, fino a scoprire che quel figlio, proprio lui, in mezzo a tanti, è affetto da disagio mentale. Ma grazie all’amore e alla passione del ragazzo per la musica, madre e figlio troveranno una luce e una speranza di salvezza.
Tra gli altri film, Crazy 4 Africa, di Tommaso Galli e Centro Diurno San Paolo di Roma, documentario che racconta l’avventura di 5 utenti e 5 operatori di un Centro Diurno di Roma (ASL ROMA C) che coraggiosamente si confrontano con persone che, in Africa, stanno combattendo la loro stessa battaglia per il raggiungimento di una salute mentale. Altro documentario, Matti a Cottimo di Mauro De Fazio e Simone Sandretti, che descrive il quotidiano di esseri umani che nonostante le voci nella testa, la paranoia, la depressione, le visioni, le allucinazioni sono ancora in grado di alzarsi la mattina per andare a lavorare in fabbrica, vendere giornali, fare le pulizie, organizzare festival, scrivere canzoni. Quindi il lungometraggio di finzione Mozes, il pesce e la colomba di Virág Zomborácz, commedia surreale e brillante che racconta di un giovane assillato dal fantasma del padre appena morto, un pastore protestante autoritario e ingombrante. Tra i cortometraggi, il pluripremiato Bellissima, di Alessandro Capitani, storia di una ragazza imprigionata in un corpo obeso e un incontro inaspettato nel bagno di una discoteca. Ma spazio anche alle materializzazioni delle proprie fobie in Dietro lo specchio, di Giacomo Sebastiani e alla possibilità di trasformare il tempo raccontato in Giorni marziani, di Vito Palmieri. Il regista Brando De Sica porta al festival Non senza di me, un padre estremamente possessivo impone al figlio una vita priva di indipendenza. Il carcere di Rebibbia fa da sfondo a Messaggio in una bottiglia, di Ilary Artemisia Rossi, realizzato con gli operatori della ASL ROMA 2 ex B con pazienti psichiatrici detenuti nel contesto di un progetto finanziato dalla Regione Lazio. Nella serata finale del festival, una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Il festival, inoltre, premierà il regista e attore Sergio Rubini, quale cineasta particolarmente sensibile e interessato ai temi legati al mondo della salute mentale. Nelle edizioni passate sono stati premiati Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis