Montalto di Castro, 2001. Di fronte al Motel Magic di Giuseppe Simonelli giunge un anziano signore. Si trova temporaneamente senza dimora e chiede ospitalità per due o tre giorni. Simonelli gliela concede, affascinato dai racconti e dalla simpatia di quell’uomo. Non lo sa ancora, ma l’ospite inatteso è Alfredo Bini, storico produttore cinematografico, noto soprattutto per la lunga e intensa collaborazione con Pier Paolo Pasolini, che aveva fatto esordire nel 1960 con “Accattone” e del quale aveva prodotto tutti i film sino a Edipo re del 1967. I due o tre giorni di ospitalità diventeranno dieci anni, e un rapporto speciale, come tra padre e figlio.
Dalla storia di Giuseppe, e dalle testimonianze di ‘collaboratori’ come Bernardo Bertolucci, Claudia Cardinale, Ugo Gregoretti, Piero Tosi, Giuliano Montaldo e altri ancora, e attraverso immagini di repertorio, film, foto e memorie autobiografiche ‘rilette’ da Valerio Mastandrea, viene ripercorsa una vita vissuta per il cinema. Quella di un produttore mitico, con oltre 50 film prodotti, che aveva esordito ‘col botto’ con Il bell’Antonio, e che credette nel talento – oltre che nello scandalo – di uno dei nostri più grandi registi, e di altri importanti autori; che negli anni ’70 virò verso un cinema ‘erotico ed esotico’ mentre nella sua filmografia si aggiungevano i nomi di Bresson e Chabrol; che nell’ultima parte della sua parabola si eclissò, senza chiedere aiuto al mondo del cinema. Alfredo Bini, ospite inatteso restituisce una storia emblematica del cinema italiano; e soprattutto, restituisce la storia di un produttore coraggioso, scomodo, mai banale, appassionato, convinto di un paradosso: che il pubblico potesse accettare il cinema d’autore e di qualità, e decretarne il successo. Un paradosso che lui era riuscito a produrre.
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale