E’ stata Barbara Bouchet, madrina della manifestazione, ad aprire Spoleto film festival. Primo piano: pianeta donna, la rassegna cinematografica competitiva che si tiene a Spoleto e in altre località umbre dal 10 al 15 dicembre e diretta da Franco Mariotti. Il Festival competitivo vedrà in concorso diverse opere prime e non, firmate da autrici italiane con particolare riguardo agli esordi cinematografici e sarà inaugurato il 10 dicembre (alle 21.30) al cinema sala Frau con il film Saremo giovani e bellissimi, alla presenza della regista Letizia Lamartire e della protagonista Barbora Bobulova. Sarà presentato anche il mediometraggio Il signor Rotpeter, alla presenza della regista Antonietta De Lillo.
Il festival vivrà i suoi momenti centrali a Spoleto, ma sarà ospitato a Scheggino, Forsivo e Campi di Norcia e Perugia con anche una mostra fotografica su Anna Magnani. Gli ultimi due giorni del Festival, a Spoleto, saranno caratterizzati da una serie di eventi: la proiezione del film È piccerella, di Elvira Notari (Spoleto il 14 dicembre); il convegno “Dalle donne della storia alle donne nella storia del cinema”, il 15 dicembre in due sessioni. Nell’ambito del Festival sarà presentato in anteprima nazionale il film colombiano Mamá di Philippe van Hissenhoven.
A chiusura dell’evento, la sera del 15 dicembre, la premiazione del Festival e la consegna dei premi Domenico Meccoli – ScriverediCinema dedicato a quanti si sono distinti nel corso del 2018 nella scrittura e nella promozione del cinema italiano attraverso i media e il premio Carlo Tagliabue all’opera prima.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis