Spike Lee può aggiungere un altro trofeo alla sua lunga lista di premi, quello del British Film Institute (BFI) che gli ha conferito il BFI Fellowship, il più alto riconoscimento britannico assegnato a individui che si sono distinti per il loro contributo alla cultura cinematografica e televisiva. Lo riporta “Hollywood Reporter”.
Secondo le motivazioni, il regista statunitense si è distinto per il suo lavoro pionieristico nell’arco di una carriera ultra trentennale raccontando gli afroamericani attraverso un audace e creativo lavoro cinematografico che spazia dai film ai documentari alla televisione, alla musica. “Sono fortunato – ha commentato Lee – di essere all’altezza del credo dei miei antenati, ‘fatti non parole’. Ringrazio Bfi per il sostegno nel far continuare le mie generazioni nel seguire le orme familiari”.
Tra gli altri premiati in passato dal Bfi ci sono Martin Scorsese, Thelma Schoonmaker, Satyajit Ray, Tilda Swinton, David Lean, Michael Powell and Emeric Pressburger, Steve McQueen, Akira Kurosawa, Nicholas Roeg CBE, Orson Welles, Sir Ridley Scott, Ousmane Sembène Bernardo Bertolucci e Souleymane Cissé.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci