SITGES – È appena calato il sipario sulla 50esima edizione del Festival Internazionale del Cinema Fantastico della Catalogna di Sitges. Come da tradizione, la piccola cittadina costiera ha ospitato una delle più importanti rassegne mondiali di cinema di genere e si è conclusa domenica 15 ottobre con la proiezione dell’horror gotico irlandese The Lodgers, opera seconda di Brian O’Malley.
Anche quest’anno il cinema italiano di genere ha trovato un discreto spazio espressivo e proposto alcuni dei suoi lavori più innovativi. Il prestigioso evento catalano, in particolare, ha ospitato due cortometraggi ed un lungometraggio nostrani. La competizione ufficiale dei cortometraggi fantastici ha visto partecipare un solo titolo italiano, ovvero L’ora del buio. Diretto da Domenico Emanuele De Feudis, giovane regista pugliese che ha studiato presso la scuola di cinema NUCT di Roma e lavorato come assistente sul set de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, questo thriller ruota intorno al misterioso rapimento di una bambina ed è sceneggiato dallo stesso regista. Prodotto dalla casa di produzione indipendente Mad Rocket Entertainment, vede nel cast la presenza di Lucia Batassa, Maria Disegna ed Ilaria Giachi.
Per la sezione “Nuove Visioni”, invece, è stato presentato il cortometraggio Kuo’s Eyes (“Gli occhi di Kuo”), una coproduzione franco-italiana diretta dalla regista ed artista visuale Benedetta Alessi, in arte O.B. De Alessi. Il film, dai risvolti piuttosto inquietanti, racconta la storia di Kuo (Alessandro Iacovoni), un bambino che viene ritrovato privo di occhi nella foresta, dopo essere stato aggredito brutalmente in circostanze incerte. Kuo inizia così un viaggio alla ricerca della donna che lo ha privato della vista, protetto dal suo fido peluche Bainfu.
Inoltre, ha presto parte alla categoria speciale “Brigadoon” il nuovo lungometraggio firmato dal duo Eugenio Ercolani e Giuliano Emanuele, Omega Rising: Remembering Joe D’Amato. Il documentario esplora la vita ed il percorso artistico del famoso regista italiano Joe D’Amato, al secolo Aristide Massaccesi, prolifico autore di culto che ha firmato oltre 200 pellicole nel corso della sua carriera e sperimentato ogni genere cinematografico possibile, con alterne fortune.
Infine, sono stati proiettati alcuni classici di genere italiani, come i celeberrimi Suspiria di Dario Argento e Tutti i colori del buio di Sergio Martino.
L’edizione di quest’anno è stata vinta da Jupiter’s Moon, diretto dall’ungherese Kornél Mundruczó, già in concorso al Festival di Cannes 2017. Il premio speciale della giuria è stato assegnato all’horror norvegese Thelma; Coralie Fargeat, invece, si è aggiudicata il premio alla miglior regia con il thriller francese Revenge. Sitges quest’anno ha battuto diversi record in termini di partecipazione del pubblico, risultato in un incremento del 10% delle vendite al botteghino.
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