A Pordenone la dinastia Barrymore

Sono loro i protagonisti della retrospettiva principale alla 33esima edizione delle Giornate del Cinema Muto, in programma a Pordenone dal 4 all'11 ottobre


Sono i Barrymore, la più grande dinastia dello spettacolo d’America, i protagonisti della retrospettiva principale alla 33/a edizione delle Giornate del Cinema Muto, in programma a Pordenone dal 4 all’11 ottobre. Come i Kennedy nella politica, i Barrymore hanno dominato la scena fin dall’Ottocento, passando dal teatro allo schermo con uguale successo, sono stati la “famiglia reale” di Broadway e di Hollywood fino ai giorni nostri, con l’ultima discendente, Drew Barrymore, il cui film più recente, Insieme per forza, è uscito in Italia lo scorso 2 luglio. A Pordenone si potranno vedere le pellicole del periodo d’oro di Lionel, Ethel e soprattutto di John Barrymore, divo assoluto per la straordinaria presenza scenica e per l’avvenenza: la perfezione del volto gli aveva meritato l’appellativo di “Grande Profilo”. Ebbe quattro matrimoni e un’infinità di flirt e morì alcolizzato a 60 anni. Sarà John, nel ruolo del Cavaliere des Grieux, a fianco dell’allora moglie Dolores Costello – i nonni di Drew Barrymore – a inaugurare il Festival con il film When a Man Loves (Gli amori di Manon Lescaut) del 1927, di Alan Crosland dalla pièce dell’Abbé Prevost. La serata riproporrà la prima di New York del 3 febbraio 1927, con la colonna sonora Vitaphone composta da Henry Kimball Hadley (1871-1937), considerato all’epoca uno dei maggiori compositori classici americani e al centro oggi di una notevole riscoperta. Si tratta di una delle migliori sincronizzazioni che arriva dagli albori del sonoro. Di grande interesse anche la proposta dei due rulli sopravvissuti di The Eternal City, girato a Roma nel 1922 da George Fitzmaurice, in cui un altro Barrymore, Lionel, interpreta il ruolo del capo del Partito comunista e viene rappresentato come un autentico criminale. Il film, dato per perduto, vede anche la partecipazione di Benito Mussolini e del re d’Italia Vittorio Emanuele III, in una piece dal sapore filo-fascista.

Non mancherà al Festival la celebrazione del centenario dalla prima apparizione di Charlot, il personaggio-simbolo creato da Charlie Chaplin negli studi Keystone nel gennaio 1914. Le Giornate, il cui direttore artistico David Robinson è anche biografo ufficiale di Chaplin, gli rendono omaggio con l’evento speciale di chiusura, City Lights (Luci della città) accompagnato dal vivo con la partitura orchestrale dello stesso Chaplin restaurata da Timothy Brock e diretta da Guenter Buchwald. La rassegna ha poi in programma trenta film completi e alcuni estratti a colori per il centenario della Technicolor, tra cui The Black Pirate (Il pirata nero) con Douglas Fairbanks, e il leggendario Ben-Hur del 1925 con Ramon Novarro, realizzato in parte a Roma e a Livorno, dove fu girata la battaglia navale. 

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28 Luglio 2014

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