E’ stato assegnato a Patty Pravo il Premio Kinéo Excellence Award, mentre Marco Giallini ritirerà il Premio Movie&Art Award TaorminaFilmFest e Roberto Andò per Le confessioni si è aggiudicato il Premio SNCCI Pubblico&Critica.
Giunto alla 14ma edizione il Kinéo – promosso dall’Associazione Culturale Kinéo presieduta da Rosetta Sannelli e prodotto da Agnus Dei di Tiziana Rocca – presenta, il 4 settembre alle 12 presso l’Italian Pavilion, Sala Tropicana dell’Hotel Excelsior i protagonisti del grande cinema della scorsa stagione cinematografica. “Un progetto realizzato con il Ministero dei beni e delle attività culturali e l’Istituto Luce Cinecittà”, come sottolinea Rosetta Sannelli. “Credo che il Kinéo sia un premio molto importante per il cinema italiano soprattutto perché votato dal pubblico”, dichiara Tiziana Rocca.
Anche in questa edizione il Premio Kinéo si schiera con WeWorld Onlus per difendere i diritti delle donne e contrastare ogni forma di violenza. A Venezia presenterà la campagna di sensibilizzazione #potreiessereio – firmata Fabio Lovino – contro la violenza sulle donne. E, in anteprima, lo spot realizzato dall’attrice Carolina Crescentini per raccontare le paure e le difficoltà di chi subisce violenza e non sa come uscirne.
Il Premio Kinéo è realizzato grazie al sostegno di MiBACT Direzione Generale Cinema, e la partnership con La Biennale di Venezia. E inoltre con RAI Com, ANEC, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"