Sono 550 le copie totali distribuite da Medusa, a partire dal 26 novembre, per l’uscita di A Natale mi sposo, sfida natalizia di Massimo Boldi firmata dal regista Paolo Costella.
Nel cast, oltre allo stesso Boldi, Vincenzo Salemme, Nancy Brilli, Massimo Ceccherini, Enzo Salvi, Elisabetta Canalis, Valeria Valeri, Jacopo Sarno, Lucrezia Piaggio, Loredana De Nardis, Ric (Riccardo Miniggio), Teresa Mannino, Simon Grechi. La pellicola è nuovamente prodotta dalla Mari Film, dopo Olé, Matrimonio alle Bahamas e La fidanzata di Papà .
Ma stavolta il guanto lanciato al “rivale” De Sica e alla Filmauro è più evidente, per via del “Natale” nel titolo, che rimanda direttamente ai classici cinepanettoni.
“Non è mica un logo De Laurentiis – sottolinea Boldi in conferenza stampa – e poi, anche fosse, sarebbe anche un po’ mio, visto che ho lavorato con la Filmauro per 25 anni. Questo è un film prettamente dedicato al Natale. Ho sempre fatto film popolari, mi piace far ridere il pubblico che mi vuole bene, che ormai è formato da tre generazioni di spettatori”.
Inizialmente, però, titolo e location erano altre: “Volevamo girare il film nel 2009 – dice Boldi – si doveva chiamare Matrimonio alle Hawaii, ma in quel periodo eravamo tutti impegnati su altro e l’anno successivo era possibile girare in inverno, quindi ho pensato di tornare ad un’ambientazione montana, sulla neve, e abbiamo scelto St. Moritz. Alla fine abbiamo coniugato il Natale e il matrimonio, due eventi gioiosi”.
Altro confronto che va per la maggiore è quello tra le bellezze dei due film “gemelli”: Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis, anche perché entrambe saranno conduttrici, al fianco di Gianni Morandi, al prossimo Festival di Sanremo. Nel film di Boldi la Canalis è una wedding planner non troppo sveglia che si innamora alla follia di Massimo Ceccherini che, a gran sorpresa, la respinge. Ama infatti le donne “mature” e la considera “troppo soda”. Chissà cosa ne pensa George Clooney?
“Non mi ha dato consigli -dice la Canalis – Sono io in genere che vado sui suoi set, ma solo da osservatrice. I miei film di scelgo in base al ruolo e al cast. Tengo anche conto della simpatia delle persone con cui mi troverò a lavorare”.
Nel film, incentrato sull’erroneo ingaggio del cuoco di una rozza trattoria romana per un matrimonio chic, non mancano come al solito le battute pesanti: “Non mi pare che Benvenuti al Sud e Maschi contro femmine siano film per educande – riflette Boldi – E poi trovo molto più volgare quello che vedo in televisione tutti i giorni, o in politica. Noi cerchiamo almeno di giustificarla, la volgarità, come nelle scene ambientate nel ristorante che si chiama ‘Parolacce e supplì”. Un po’ come accadeva nella storica scena dello stornello con protagonista Lino Banfi in Fracchia la belva umana.
E intanto, all’orizzonte sembra profilarsi una mano tesa da parte di Boldi al ritorno in coppia con De Sica: “Magari, forse, vedremo – dice l’attore – Con Christian siamo amici da una vita, e non abbiamo mai veramente litigato, c’è stato qualche botta e risposta successivo alla separazione, è vero, ma nulla di più. Pensate che proprio oggi mi ha mandato un SMS con gli in Bocca al Lupo”.
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