A Mezzanotte, Machete taglia il nastro…


Invertendo la logica successione che vorrebbe il film precedere il suo trailer, Robert Rodriguez ha realizzato Machete, che apre al Lido le proiezioni di mezzanotte, partendo, come lui stesso dichiara in conferenza stampa “dal successo che il finto promo lanciato in Grindhouse aveva avuto. In un certo senso – confessa l’amico fraterno di Tarantino e il più pulp dei registi indipendenti americani – è stato il pubblico ad aver realizzato il film”. Lo stesso che stasera, per la prima in Sala Grande alla Mostra, lo giudicherà nella sua completezza.

 

Il protagonista della vicenda è un ex agente federale messicano fuggito negli States per dimenticare un passato doloroso (il cartello della droga gli ha fatto fuori la famiglia). Arrivato in Texas però, non solo si ritrova a dover lottare contro la corruzione di sempre ma a doversi difendere da una cospirazione politica che lo vuole condannare per l’omicidio di un senatore. La sua vendetta non si farà attendere…

 

La critica si è divisa tra un “molto divertente” e un “noioso da morire”, però il film la sua prima vittoria l’ha già ottenuta con l’acquisizione della Lucky Red dei diritti di distribuzione in Italia.

 

Rodriguez, immancabile cappello da cow-boy in testa, in conferenza stampa gongola: “Mi chiedete perché non lavoro a Hollywood? Facile: con un film low-budget sono sicuro di trovare una major disposta a comprare il film, perché il rischio è minimo e il guadagno assicurato; in secondo luogo posso lavorare a casa; infine pochi soldi significano maggiore libertà creativa. E il pubblico lo capisce, ne avverte la genuinità.

 

Attributo che calza a pennello anche per il protagonista della pellicola, Danny Trejo: di poche parole, ma senza equivoci. “Sono stato benedetto – dichiara – Da ex carcerato a partner di De Niro e Seagal, è fantastico. Ogni ruolo che Rodriguez mi ha offerto – otto in tutto – era preparatorio a questo. Se mi piace Machete? Lo adoro, è violento ma incorruttibile fino al midollo”.

 

Rodriguez la vede cosi’: “Ci sono interpreti che fanno i duri. Danny, no. Lui è duro per davvero”. Svelato il mistero del suo cappello: “Le idee migliori – racconta Rodriguez – sono custodite tra la testa e il cappello. Se lo togliessi volerebbero via”.

 

Tocca alla bella Jessica Alba, protagonista femminile del film, riportare il discorso sulla pellicola: “Quando ho letto il copione l’ho trovato eccezionale. Sviluppa temi seri, come quello dell’immigrazione, ma divertendo tantissimo. E mi piaceva il modo in cui lavorava sugli stereotipi, stigmatizzandoli. La sua morale? Tutti dobbiamo imparare ad accettarci”. Poi un’ammissione personale:”Nonostante le mie origini – prosegue l’attrice – a casa mia si è sempre parlato americano. Lo spagnolo lo sto ancora imparando, ma vorrei che mia figlia crescesse in un ambiente poliglotta”.

 

“Se Machete piacerà al pubblico – chiude Rodriguez – realizzerò il sequel, ho giaàpronto il copione. E poi ci sono anche altri personaggi da sviluppare, penso a quelli interpretati da Michelle Rodriguez e Lindsay Lohan, che potrebbero far nascere degli spin-off, interamente a loro dedicati. Mi piace molto lavorare sui personaggi iconici come l’uomo con fucile, alla maniera di Clint Eastwood e del grande cinema americano”.

autore
01 Settembre 2010

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