A Locarno ‘Sul vulcano’, retrospettiva Titanus e Dario Argento

Fuori concorso il documentario 'Sul Vulcano' di Gianfranco Pannone, distribuito da Luce Cinecittà. Nel Concorso internazionale 'Perfidia' di Bonifacio Angius e 'La sapienza' di Eugène Green


“E’ un film ambientato in un posto unico al mondo, il Vesuvio, e, collocandosi tra passato e presente, si propone come un racconto a più voci sul delicato rapporto uomo-Natura, partendo dalla condizione storica dei napoletani, sempre in bilico tra filosofico fatalismo e dionisiaca vitalità”. Così il regista Gianfranco Pannone parla del documentario Sul Vulcano presentato Fuori Concorso al Festival di Locarno, e distribuito in autunno da Luce Cinecittà che figura anche tra i produttori associati. Protagonisti del film sono Maria, Matteo e Yole, tre vite ai piedi del Vesuvio, in un luogo ricco di miti, storia ed evocazioni letterarie. Ma anche un posto dove sono sorte case abusive e discariche d’ogni genere. Un viaggio visivo, antropologico, politico, che ha per compagne le musiche di un autore come Daniele Sepe, e le voci date ai testi letterari da un cast d’eccezione: Toni Servillo, Donatella Finocchiaro, Fabrizio Gifuni, Leo Gullotta, Iaia Forte, Enzo Moscato, Renato Carpentieri, Aniello Arena.

Le altre presenze italiane, tra cui alcune coproduzioni, sono sparse nelle varie sezioni. Nel
Concorso internazionale dove gareggiano Perfidia di Bonifacio Angius – con Stefano Deffenu, Mario Olivieri, Noemi Medas, Alessandro Gazale – che racconta di un padre e di un figlio abbandonati a loro stessi, che si avvicinano quando ormai è troppo tardi. In un mondo senza pietà e senza speranze, è la storia di due mondi e due punti di vista opposti.
E poi la coproduzione francoitaliana (MACT Productions e La Sarraz Pictures) La sapienza di Eugène Green con Fabrizio Rongione (leggi l’articolo), Christelle Prot Landman, Ludovico Succio, Arianna Nastro. Le vicende raccontate ne La Sapienza, ruotano intorno alla figura di un architetto che ha perso l’ispirazione e va in cerca delle motivazioni che in gioventù l’hanno spinto ad intraprendere la professione.    
Presidente della giuria del Concorso internazionale è il regista Gianfranco Rosi, di cui verrà proiettato El sicario. Room 164, realizzato nel 2010.

Tra gli ospiti della retrospettiva Titanus. Cronaca familiare delcinema italiano vi saranno Dario Argento, che introdurrà la proiezione del suo primo lungometraggio, L’uccello dalle piume di cristallo, l’attrice e cantante Rita Pavone, che presenterà invece Non stuzzicate la zanzara di Lina Wertmüller, e l’attrice Eleonora Brown, che introdurrà La ciociara e Amore mio. Sarà inoltre presente il presidente di Titanus, Guido Lombardo. Parallelamente alle proiezioni dei film, il pubblico del Festival potrà assistere a una tavola rotonda sul cinema della Titanus coordinata da Sergio M. Germani e Roberto Turigliatto, cui parteciperanno Bernard Eisenschitz, Gian Luca Farinelli, Chris Fujiwara, Miguel Marias, Emiliano Morreale e Simone Starace.
Per l’occasione le Edizioni Sabinae hanno realizzato il volume “Titanus. Cronaca familiare del cinema italiano”, che raccoglie testi di documentazione e critici ed è curata da Sergio M. Germani, Simone Starace e Roberto Turigliatto.

Al Concorso Cineasti del presente, riservato a opere prime e seconde di registi emergenti provenienti da tutto il mondo, partecipa La creazione di significato di Simone Rapisarda Casanova (Canada/Italia) con Pacifico Pieruccioni, Alexander Auf der Heyde, Benjamin Auf der Heyde, Siria Battelli, Bartolomeo Puccetti.

In Piazza Grande, nell’ambito della Retrospettiva Titanus, si vedrà Il gattopardo di Luchino Visconti. Inoltre nel cast di Love Island della regista bosniaca Jasmila Žbanić figura Franco Nero accanto ad Ariane Labed, Ermin Bravo, Ada Condeescu.
La sezione Histoire(s) du cinéma propone Gli incubi di Dario Argento, nove minifilm, di 3 minuti ciascuno, realizzati da dal regista nel 1987, una serie prodotta da RAI2 per il programma “Giallo”.
La nuova sezione Signs of Life si propone d’indagare i territori di frontiera del cinema, tra nuove forme narrative e innovazione del linguaggio. E qui troviamo Amori e metamorfosi di Yanira Yariv, una coproduzione Francia/Italia  con protagonista un gruppo di uomini e donne transessuali e transgender che racconta la costruzione della loro identità alla luce di tre miti tratti dalle metamorfosi di Ovidio.

Infine il Concorso Pardi di domani presenta cortometraggi e mediometraggi realizzati da giovani autori indipendenti o da studenti di scuole di cinema che ancora non si sono cimentati con il lungometraggio., in particolare gli italiani La baracca di Alessandro De Leo e Federico Di Corato e San Siro di Yuri Ancarani. 

Locarno 2014

Locarno 2014

Vivere ai piedi del Vesuvio

Gianfranco Pannone con il documentario Sul vulcano - fuori concorso al festival di Locarno e distribuito da Luce Cinecittà - lancia un appello ai politici per sensibilizzarli sulla grave situazione in cui versano quella zona e i suoi abitanti: "Ho preferito raccontare il Vesuvio anche attraverso le parole e gli scritti di tanti artisti e scrittori. Ma affronto anche i problemi che la speculazione ha creato. Parlo delle case costruite sui canali creati dalla lava, racconto la concentrazione di persone che vive in posti che non dovrebbero essere abitati. E questa è politica, politica vera, quella che piace a me"

Locarno 2014

Bonifacio Angius: la mia Sardegna non da cartolina

"Volevo che in Perfidia ci fosse la Sardegna che conosco, che non è soltanto quella colorata, piena di sole e di mare, ma quella grigia, claustrofobica che si respira in certe periferie", così il regista sul suo esordio passato in Concorso al Festival di Locarno e in uscita in sala il 27 novembre con Movie Factory e Il Monello film. La storia, ambientata a Sassari, racconta di un padre e un figlio che, dopo la morte della loro moglie e madre, convivono scoprendo di essere due completi estranei. "Il tempo che stiamo vivendo è fatto di di una cattiveria che s'innesta silente nella società, nella famiglia, fra le persone, che non comunicano più e sono spesso paralizzate dalla solitudine", spiega l'autore

Locarno 2014

Locarno, vince il film filippino sulla dittatura di Marcos

“Qui ci sono molti conti bancari della famiglia Marcos, sareste così gentili da ridarceli a noi, popolo filippino?”, così Lav Diaz, il regista premiato con il Pardo d’oro per il suo From What Is Before. Cancellata l'attesa masterclass con Roman Polanski che, a causa di una polemica montata da un politico locale, ha disertato il festival. Dario Argento ha annunciato che produrrà una serie per la tv americana: una decina di film, uno o due da lui diretti, i restanti affidati a giovani registi di horror indipendenti per il web

Locarno 2014

Polanski a Locarno: è polemica

Il masterclass di Roman Polanski in programma a Locarno il 31 agosto con la moglie Emmanuelle Seigner, sta rinfocolando polemiche nel ticinese, il bacino d’utenza primo e naturale del festival. Parecchie voci indignate, anche a mezzo stampa, per l’invito al regista che si porta però ancora dietro il peso dell’accusa di stupro a una ragazzina. A protestare anche alcuni politici, come Fiorenzo Dadò, capogruppo del partito popolare democratico. Ma il direttore Carlo Chatrian risponde: "Lo invito come regista ponendo l'accento sui suoi film"


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