“Già da quando ero ragazzo, guardavo al Festival di Venezia come a un raggio di luce. Ora sono qui anche in giuria di Orizzonti e sono davvero felice”. Così oggi Jonathan Demme ha ricevuto in una sala Darsena strapiena il Persol Tribute to Visionary Talent Award della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Il regista di Dove eravamo rimasti, Il silenzio degli innocenti, Philadelphia e Rachel sta per sposarsi è stato introdotto dal direttore artistico Alberto Barbera che lo ha definito “un grande rappresentante del nuovo cinema americano, un artista che dà un’immagine mai scontata del suo Paese con la sua visione lucida, leggera, colta, critica e generosa. In lui anche una forza etica sempre nel rispetto dei personaggi. E, infine, un grande regista capace di spaziare dagli Studios al cinema indipendente. Jonathan Demme è parte di quella generazione di autori cinefili che hanno rivoluzionato Hollywood negli anni Settanta. Dalle colte riletture dei generi che caratterizzano i suoi inizi, allo sviluppo di un cinema personale profondamente ancorato all’individuo, alla frequentazione sistematica del documentario nobilitato da un approccio innovatore”.
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale