Va quest’anno a Giancarlo Di Gregorio il premio “Claudio Maleti” che da tre anni viene assegnato al Lido ad una personalità del Cinema particolarmente legata alla Mostra e alla sua promozione.
Direttore della comunicazione istituzionale e delle attività Giornalistiche di Luce Cinecittà, Di Gregorio lo riceve per la sua storia professionale legata in particolare alla promozione del Cinema italiano, anche all’estero: da oltre trent’anni, infatti, gli eventi istituzionali che organizza e promuove sono un appuntamento strategico che tiene sempre più alta, di anno in anno, oltre il ruolo istituzionale di Luce Cinecittà, la visibilità dei protagonisti.
Lo stile inconfondibile della sua comunicazione fatta di approfondimenti ma anche di piccole scoperte, diventa, infatti, accoglienza e promozione nei grandi eventi, anche per molti film, autori, produttori,festival e rassegne che accendono così, nelle ‘capitali’ del grande cinema, un autentico festival nel Festival.
Claudio Maleti è scomparso prematuramente nel 2012, lasciando un grande vuoto nella comunità lidense perché animatore e promotore di eventi culturali e artistici di spessore, persona intelligente e appassionata, cara e rara, impegnata da sempre per il Lido e il Festival del Cinema. Un giovane “imprenditore” dinamico e generoso, nonché ispiratore e trascinatore accorto e sensibile, un punto di riferimento importante e fondamentale dell’isola, tanto che con il suo entusiasmo, ottimismo e i suoi sogni, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti, ridando vita, credibilità e visibilità al Lido e alla Mostra stessa, creando un diverso e più stretto rapporto con l’intero territorio veneziano.
Il premio sarà consegnato il 3 settembre alla gelateria Maleti, sul Gran Viale S.M. Elisabetta 47, alle ore 18,30.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"